La situazione della Sampdoria è preoccupante, più dal punto di vista societario e legato al futuro che da quello del campo: anche perché all’intervallo della sfida contro lo Spezia, il risultato a Marassi è di 1-0, con il goal di Amione.
Al rientro dagli spogliatoi, però, a Genova succede praticamente di tutto, con una contestazione organizzata e messa in pratica dai tifosi blucerchiati.
Dopo l’intervallo, a Marassi i tifosi della Sampdoria hanno fatto partire un lancio di fumogeni, costringendo l’arbitro Maresca a interrompere il gioco per circa 5 minuti.
Aria irrespirabile e preoccupazione, con diversi appelli lanciati, tramite gli altoparlanti, volti a interrompere il lancio dei fumogeni, con la minaccia di un’interruzione più lunga della sfida.
Il clima teso si rivolge soprattutto all’attuale proprietà e a quella passata, vista la preoccupante situazione societaria che caratterizzerà le prossime settimane del club doriano.
Dopo 5 minuti, poi, Maresca ha fatto riprendere il gioco: pochi istanti dopo è arrivato il pareggio dello Spezia.
La Sampdoria è praticamente una società fallita alla disperata ricerca di un compratore. I debiti sono tanti, nessuno percepisce stipendio da più di 4 mesi e probabilmente non potrà nemmeno usare il nome Sampdoria per alcuni anni se dovesse fallire perché entrambe nell’istante fallimentare.
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