Cesare Prandelli, oggi allenatore del Valencia, ha parlato al Corriere della Sera, queste le sue parole: “A Firenze stavo benissimo, mi divertivo col trattore in campagna e studiavo calcio due-tre ore al giorno. Novella (la compagna, ndr) diceva che ero diventato insopportabile, sperava che trovassi una squadra… E quando sono tornato in campo mi è parso di non avere mai smesso. In Italia si va finalmente verso un calcio propositivo. Ci sono tanti allenatori bravi. Juve, Napoli e Roma fanno bene con tre sistemi differenti: è positivo, la diversità alimenta la crescita. Milanesi indietro? È fisiologico. E per ripartire servono basi solide che forse mancano. Parlo di dirigenti ex giocatori che conoscono e trasmettono i valori del club. Ma le milanesi devono tornare protagoniste. Con la Fiorentina potremmo esportare di nuovo sei squadre forti come altre nazioni. Il gioco? Non solo alla nazionale, anche alla Fiorentina ho fatti molto bene e questo lo riconoscono ovunque” conclude Prandelli