Le parole del mister della Fiorentina Cesare Prandelli in conferenza stampa in vista di Lazio-Fiorentina:
Dobbiamo essere consapevoli che sulla transizione possiamo far male anche alla Lazio. Le partite vanno sempre lette, con il Bologna abbiamo avuto subito delle buone opportunità, non puoi pensare di creare tante palle gol. Dobbiamo avere molta più convinzione di portare più giocatori in area.
Come sta la squadra? Duncan è tra i giocatori scontenti e in uscita?
Alfred quando sono arrivato ha lavorato bene, poi ha avuto un problema muscolare, ora sta bene, è disponibile. I giocatori scontenti sono in tutte le squadre, è una gestione che tutti gli allenatori e società hanno. Non voglio prestiti o scambi con altri giocatori che in altre squadre hanno gli stessi problemi.
Secondo te in questo momento il problema della Fiorentina è a centrocampo?
Quando ci siamo detti che abbiamo ovviamente tanti piccoli problemi, se abbiamo consapevolezza del nostro cammino allora tutte le prestazioni vanno viste in maniera diversa. Siamo una squadra che dobbiamo uscire da questa situazione, dobbiamo lavorare e sviluppare meglio certi concetti per trovare un passaggio gol. Dobbiamo essere consapevoli del nostro percorso. Le paure non ci sono più, consapevole la squadra di quello che deve fare.
In questo momento ha detto che Ribery è una seconda punta. La sua alternativa?
Ho il massimo rispetto per il lavoro della società, non dobbiamo pensare a quello che arriverà ma a quello che abbiamo. Un clone di Ribery non c’è.
Stai pensando di rivedere qualcosa dal punto di vista tecnico?
In questo momento Callejon si sta allenando con noi, domani se avrà bisogno di lui si rivedrà qualcosa sulla strada offensiva.
Che squadra è la Lazio di Inzaghi, finalizzazione a parte? Una delle sue più belle partite al Genoa arrivò contro la Lazio. Si aspetta un salto qualitativo da chi parte dalla panchina?
Questo è un tema interessante, sono convinto che questi cambi possano avere un valore aggiunto, possano cambiare l’andamento della gara. I cambi spesso non sono per errore ma solo per migliorare. Tante volte il cambio è per aver scaricato il serbatoio, serve solo dare il 100%. Si conoscono da tanto, hanno 3-4 giocatori sopra la media, a livello di inserimenti è una squadra molto pericolosa questa Lazio, non a caso sta andando molto bene. E’ strutturata con idee e progettualità.
Borja Valero contro il Bologna ha avuto un passo indietro. Lo rivedremo ancora come regista?
Borja rientra tra i titolari, che poi possa giocare o meno con regolarità. Lui è positivo, ed è un titolare come tanti altri.
Il Liverani della tua Fiorentina oggi giocherebbe in questa squadra? E’ il ruolo che ora manca?
Il calcio è sempre in evoluzione, puoi scomporre i principi ma poi devi tornare a capire dove vuoi costruire. L’evoluzione del calcio c’è stata, molti giocatori difensivi hanno proprietà di palleggio. Una figura come c’era una volta sta svanendo, ora guarderei il calcio in maniera diversa. Anche i difensori devono proporre gioco.
Che cosa manca alla Fiorentina per imporre con maggiore continuità il proprio gioco? Subisce un po’ troppo spesso l’avversario. Può mancare qualche interprete?
Per imporre il gioco penso che ci siano in Italia 4-5 squadre, le altre si devono adattare. Servono 4-5 giocatori di grande tecnica individuale, una squadra come la nostra che ha potenzialità nel chiudere gli spazi. Imporre gioco è avere continuità di pensiero. Contro il Bologna due errori di interpretazione, per questo poi hanno giocato bene. Servono poche idee, chiare e interpretate bene al 100%.
(Domanda Labaroviola) La strada tattica intrapresa sembra essere chiara, anche il mercato andrà in questa direzione?
Assolutamente sì.
Kouamé l’ha avuto anche al Genoa, quali sono i problemi che sta incontrando?
Non è che ci sono dei problemi particolari. Dal punto di vista fisico ha recuperato, deve trovare più convinzione vicino l’area di rigore, deve avere determinazione e cattiveria di far gol sempre. Se ti allarghi magari puoi diventare un attaccante di movimento ma la cosa più importante è far gol. Tutti i giorni gli chiedo la fase realizzativa.
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