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Montella: “Arriveremo a giocare con il 9 vero. Se un giocatore sbaglia è colpa mia. Contro il Milan…”
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Montella: “Arriveremo a giocare con il 9 vero. Se un giocatore sbaglia è colpa mia. Contro il Milan…”

Redazione

28 Settembre · 16:42

Aggiornamento: 28 Settembre 2019 · 16:42

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Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di San Siro contro il Milan, queste le sue parole:

È un confronto particolare? C’è rivalsa?
“No, quella al Milan è stata un’esperienza fantastica, abbiamo vinto un trofeo e qualcuno se lo dimentica. Non abbiamo fatto mercato e siamo arrivati in Europa dopo qualche anno. Non la reputo negativa. Ci torno da ex, ma vogliamo confermare una crescita, i punti saranno importanti per la nostra classifica. Mi sento ancora in credito, abbiamo dimostrato qualcosa di più che i cinque punti. Siamo in netta crescita, soprattutto come gioco”.

Qual è la cosa migliore fatta a Milano?
“Suso era un giocatore in uscita, così come Cutrone, Calabria… Credo sia stato fatto un buon lavoro, Locatelli stesso, Donnarumma già giocava ma lì era stato bravissimo Sinisa”.

Il nervosismo può contaminare?
“Nel nostro ambiente anche solo un episodio può far cambiare giudizi. Bisogna conviverci, questo vale anche per Giampaolo e per il Milan. Quando cambi metodologia di lavoro ci vuole tempo, un po’ come quando sostituisci tanti giocatori. Sarà un test davvero impegnativo e stimolante. Il Milan è forte, è arrivato a un punto dalla Champions”.

Torna Bonaventura…
“Credo che questo sia il miglior modulo per lui, può giocare sia da mezz’ala che da trequartista. È un giocatore da Nazionale. Suso vicino alla Fiorentina? Non parliamo più di mercato, ma è fortissimo, può fare gol su punizione”.

San Siro potrebbe essere demolito…
“Suscita emozioni, è senza pista, è tutto vicino, ci sono 80 mila spettatori. Faccio fatica a pensare che possano fare uno stadio più bello, ma se ci dovessero riuscire…vorrà dire che ci sarà uno stadio ancora meglio”

Ci sono situazioni preoccupanti?
“Siamo alla terza partita di fila, ma anche il Milan ha lo stesso problema. Hanno cambiato poco, come noi, siamo alla pari sotto questo punto di vista. Non mi preoccupano le condizioni fisiche, si recupera, c’è tempo. Avrebbero più difficoltà quelli che giocano meno, la differenza la fa l’aspetto mentale, quante energie riesci a reclutare a livello nervoso. È una qualità come saper stoppare una palla al volo di trenta metri”.

Chiesa sta avendo continuità e Castrovilli sta crescendo molto…
“Federico è stato straordinario nelle ultime due partite, molto dispendiose. Può diventare un fattore nell’arco delle 38 partite, è un augurio che ci facciamo, che possa mantenere questa continuità. Può essere un giocatore top a livello europeo. Castrovilli sta crescendo, però può migliorare, tira poco in porta e passa poco davanti alla porta. Nazionale? Mancini è molto attento, ha grande coraggio”.

Cosa può migliorare la Fiorentina?
“La gestione dei momenti della partita dobbiamo migliorarla, in tutte le gare ci sono stati dei momenti. Bisogna gestire meglio”.

È sorpreso di Ribery?
“No, perché ci avevo parlato prima, aveva offerte anche più vantaggiose. Uno che accetta di venire in Italia, alla Fiorentina… l’orgoglio del campione di certo non tradisce”.

Ci sono alcuni problemi sugli angoli…
“Un errore individuale è un mio errore, sarebbe troppo facile parlare di un giocatore. È colpa mia. Con la Sampdoria potevamo chiuderla prima, c’è stato l’episodio del calcio d’angolo in cui potevamo fare molto meglio, è una soluzione leggibile. Anche altre squadre subiscono, con il Var è più difficile la marcatura a uomo perché ogni contatto viene punito. Anche noi siamo pericolosi sui calci da fermo”.

Chiesa è un centravanti?
“Ma no, è un attaccante, lo abbiamo avvicinato alla porta perché calcia con entrambi i piedi, ha velocità, ma non è il centravanti che pensiamo noi”.

Cosa pensa del progetto tecnico di Giampaolo?
“L’ho detto tra le righe prima, in Italia un episodio determina il giudizio e le sorti di un allenatore. Bisogna farsi l’abitudine, non dobbiamo essere turbati. Oggi tocca a me, domani a un altro. L’importante è avere società forti che ti fanno lavorare con serenità. Io ho trovato un club fantastico, quando giocavamo bene all’inizio e non vincevamo. Mi auguro che anche lui possa trovare un club altrettanto”.

Ribery può gestire tre gare in una settimana?
“Purtroppo a 36 anni devi gestire le risorse. Sono importanti anche i recuperi”.

La Lega Calcio apre uno sportello a New York, è una vittoria di Commisso?
“La sua idea era questa, non so se è ufficiale. Sono impreparato, sapevo che fosse un suo obiettivo, ci deve insegnare a come chiedere diritti”.

Va a Milano senza una punta?
“Vorrei sorprendere Giampaolo (ride ndr). Ho dei bei ricordi a Milano, con la Fiorentina. Non lo so, ho qualche dubbio, me lo tengo. È sempre così con tre partite ravvicinate. Abbiamo altre soluzioni. Arriveremo a giocare con il nove come piace a voi. E a me”.

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