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Menichini avverte: “A Salerno c’è entusiasmo. Io e Mazzone innamorati della Fiorentina”
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Menichini avverte: “A Salerno c’è entusiasmo. Io e Mazzone innamorati della Fiorentina”

Marco Collini

23 Aprile · 15:50

Aggiornamento: 23 Aprile 2022 · 15:58

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Leonardo Menichini storico vice di Mazzone, oggi tecnico al Monterosi

Parlando del prossimo e delicato match di domenica all’ora di pranzo sul terreno della Salernitana, Labaroviola ha contattato in esclusiva Leonardo Menichini, attuale tecnico del Monterosi in serie C e doppio ex della sfida. Menichini ha disputato il settore giovanile della Fiorentina fino al 1972, nei granata ha allenato per ben 4 stagioni.

Buongiorno Leonardo, cosa è stata per te la Salernitana?

“Ho disputato quattro stagioni da allenatore, fui chiamato per riportare la squadra in serie B e vincemmo il campionato con due gare d’anticipo nel 2015′. Tornai nel 2019′ e ci salvammo ai playout ai danni del Venezia. Lì mi vogliono bene, ancora mi chiamano amici e giornalisti. Li auguro di salvarsi”.

Tu credi alla salvezza dei granata?

“Ora c’è entusiasmo in città. La squadra da gennaio ha una sua fisionomia, grazie al ds Sabatini sono arrivati calciatori di categoria, gente come Fazio, Verdi e Radovanovic alzano il livello. Certo è durissima, ma ora sono in lotta e domani con la Fiorentina se la giocheranno alla pari”.

Hai visto la partita dei viola contro la Juve?

“Si è devo dire che alla squadra non è mancata la personalità per vincere questa partita, più che altro gli episodi sono stati decisivi e mai dalla parte della Fiorentina”.

Ti aspettavi una crescita così esponenziale dagli scorsi anni?

“Guardate che Commisso sta investendo molto nella squadra, il rapporto con la tifoseria può essere altalenante anche perchè negli ultimi tempi i migliori sono andati alla Juve. Io vedo una società che prova ad alzare l’asticella, poi che un calciatore voglia andare a misurarsi nei top team succederà sempre”.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza in viola da calciatore?

“Sono originario di Ponsacco e ricordo di aver fatto la spola per quattro anni andata e ritorno con Firenze. Anni culminati con la vittoria del Torneo di Viareggio nel 1972′”.

Chi erano i pilastri di quella squadra?

“Uno su tutti, Giancarlo Antognoni. Lui vedeva il gioco prima degli altri. Poi il povero Mattolini fra i pali, Moreno Roggi e Claudio Desolati. Porterò sempre nel cuore i colori della Fiorentina”.

Sei stato collaboratore di Carlo Mazzone per tanti anni, siete mai stati sul punto di tornare alla Fiorentina?

“Carlo è un maestro per me, siamo stati insieme per 21 anni e devo dire grazie a lui per quello che ho imparato in panchina. Lui era già stato in viola, tre anni fra il 72′ ed il 75′, vinse anche un torneo Anglo-Italiano. Non ho mai saputo però di interessamenti della società viola per averci in panchina”.

Oggi sei al Monterosi e stai vivendo una favola..

“Si qui è un progetto bellissimo ideato dal presidente Capponi e dal ds Fabrizio Lucchesi. Qui non siamo in città, è un posto di 4000 persone che partiti dalla seconda categoria nel 2004′ ora è arrivato a qualificarsi ai playoff per andare in B. Ventotto compagini per un solo posto, con squadroni del calibro di Palermo, Catanzaro e Padova. Vogliamo divertirci e far vedere che possiamo starci”.

Marco Collini

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