Il pareggio con zero tiri in porta contro l’Empoli non è la notizia più rilevante della giornata viola. Si perchè le parole di Kouamè nel post gara lasciano pochi dubbi e interpretazioni: “Il problema in attacco è l’egoismo, non ci si passa la palla, ognuno pensa per se, i nuovi devono capirlo”. Quelle del capitano viola a Empoli sono parole molto dure che lanciano un messaggio chiarissimo: tra i giocatori offensivi viola non c’è gruppo e affinità in campo. Kouamè si riferisce ai nuovi, e non lo lascia nemmeno intendere, lo dice chiaramente.
Un messaggio per Kean, Gudmundsson e Colpani come destinatari. Ed anche oggi, in occasione della punizione dal limite nel primo tempo, abbiamo assistito all’ennesimo battibecco per battere il calcio da fermo, questa volta è accaduto tra Cataldi e Gudmundsson, meno plateale ma c’è stato. Quello che è successo con la Lazio, in occasione del secondo rigore, è stato solo un segno di quello che è il clima all’interno dello spogliatoio. Ognuno pensa per sè stesso. Lo conferma Kouamè.
Chi deve risolvere questo problema? La risposta è ovvia, scontata, ma l’esito non è banale. Tocca a Raffaele Palladino risolvere questo problema che adesso ha anche la ribalta pubblica, non è rimasta nel chiuso dello spogliatoio e bisogna anche chiedersi come mai un ragazzo intelligente come Kouamè ha deciso di renderla pubblica, evidentemente è un problema grosso. La domanda che tocca porci è se il nuovo mister viola sia all’altezza per risolvere questa matassa e far tornare il sereno tra i giocatori d’attacco. All’allenatore viola anche la grande responsabilità di portare i risultati che con questa squadra, notevolmente rafforzata, è obbligatorio raggiungere, soprattutto dopo i grandi risultati raggiunti da Italiano, ed oggi la squadra è nettamente più forte…
LE PAROLE DI PALLADINO DOPO LA PARTITA
Palladino: “L’Empoli non poteva segnare mai, è positivo. Ci è mancata lucidità. Pongracic recupera”
2 commenti su “Le parole di Kouamè sono gravi e danno l’allarme: nella Fiorentina non c’è gruppo tra gli attaccanti”