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La Nazione, l’analisi dell’amichevole contro il Braunschweig. Meglio Bruno Gaspar, a fasi alterne Milenkovic
Rassegna Stampa

La Nazione, l’analisi dell’amichevole contro il Braunschweig. Meglio Bruno Gaspar, a fasi alterne Milenkovic

Redazione

2 Agosto · 10:10

Aggiornamento: 2 Agosto 2017 · 10:10

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Doppio Chiesa, poi tanti cambi e qualche distrazione nel frappè estivo di esperimenti provati da Pioli contro l’Eintracht Braunschweig, squadra di seconda divisione tedesca, fra l’altro in campo con molte riserve, che accorcia e poi pareggia esaltando poco la tenuta della difesa viola con Dragowski in porta.

Risolve poi Milenkovic di testa aumentando la densita di un tabellino che non resterà negli almanacchi, vista anche la cornice abbastanza amatoriale del campo di gioco. Piccoli passi verso un assetto più quadrato. Solo impressioni e poche certezze, dunque. Continua a essere la tenacia la qualità principale di una Fiorentina provvisoria, piena di giovani e priva di almeno 4 titolari che arriveranno in tempi si suppone brevi, Pioli si augura brevissimi, per ridisegnare un gruppo appena uscito dalla smazzata di fine ciclo. Vanno ovviamentente prese con tutte le cautele del caso, perché il Braunschweig ha soprattutto corsa e gioventù, ma alcune indicazioni positive sono arrivate.

Primi fra tutti i progressi di Chiesa, alternato sulle fasce e soprattutto utilizzato più centralmente, con la libertà che nella scorsa stagione era stata concessa a Bernardeschi. Bene alla distanza anche Cristoforo – utilizzato da mediano e non da trequartista come nella passata stagione – sebbene nella fase iniziale abbia insistito troppo con lanci dalle gittate demoralizzanti. E’ entrato in campo nella ripresa con gamba migliore anche Bruno Gaspar, inizialmente utilizzato sulla sinistra: finalmente più veloce e convinto Gaspar è riuscito a restare alto e alternare la fase offensiva con le scelte giuste per i recuperi.

In campo dall’inizio Kalinic, lontanissimo dalla sua versione migliore e anche da quella intermedia: sarà anche colpa di una condizione fisica da recuperare dopo i blitz in Croazia, ma il centravanti sembra davvero con la testa altrove. Titolare anche Milenkovic, che ha alternato buoni interventi a distrazioni negli appoggi (una palla pericolosissima persa, in particolare) e sul secondo gol di Hernandez non ha fatto una gran figura insieme a Dragowski. La bella rete di testa poi lo ha poi riabilitato, anche se con molta onestà il giovane serbo ha ammesso le proprie responsabilità sul gol: «L’errore è stato mio, ma l’importante è vincere».

EINTRACHT BRAUNSCHWEIG (3-4-3): Engelhardt, Biada, Samson, Becker, Nkansah, Hernandez, Sauer, Kijewski, Tietz, Dacaj, Blyszko. All: Lieberknecht. FIORENTINA (4-2-3-1): Dragoswki, Tomovic (25’ st Ranieri), Milenkovic, Astori (1’ st Vitor Hugo), Maxi Olivera, Cristoforo, Veretout (25’ st Sanchez), Rebic (25’ st Sottil), Mati Fernandez (1’ st Hagi), Chiesa (1’ st Zekhnini), Kalinic (1’ st Babacar). All: Pioli. Marcatori: 10’, 11’ Chiesa, 25’, 67’ Hernandez, 76’ Milenkovic.
Angelo Giorgetti, La Nazione

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