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La Fiorentina pagherà affitto dimezzato al Comune di Firenze il prossimo anno. Niente più campini
Rassegna Stampa

La Fiorentina pagherà affitto dimezzato al Comune di Firenze il prossimo anno. Niente più campini

Redazione

13 Aprile · 10:26

Aggiornamento: 13 Aprile 2023 · 10:29

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Firenze, stadio A.Franchi, 04.03.2023, Fiorentina-Milan, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Avanti tutta sul prolungamento di concessione dello stadio Franchi per la stagione 2023/24. Fiorentina e Comune di Firenze sono al lavoro per limare i dettagli dell’accordo in scadenza tra pochi mesi. Mancherebbe solo la firma. Si parla, come detto, di un accordo annuale, in previsione dei lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo a partire dal 2024/25.

I rapporti cordiali tra le parti – gli incontri sono costanti, così come il supporto, reciproco – spingono all’ottimismo. L’intesa, dunque, dovrebbe essere sancita a breve, non appena ci sarà il tempo materiale (anche alla luce dei tanti impegni sportivi di questo aprile di fuoco) di sedersi attorno ad un tavolo.

Il costo, rispetto al milione e centomila euro attuali, sarà, però, sensibilmente ridimensionato rispetto al milione e centomila euro attuale. L’accordo potrebbe essere trovato a metà strada, attorno ai 500-600/mila euro, visto che, dall’estate, con il trasferimento al Viola Park di Bagno a Ripoli, la Fiorentina restituirà sia il centro sportivo Davide Astori, quello di fronte alla Maratona, che l’uso degli uffici all’interno del Franchi.

Per altro, val bene ricordarlo, se non ci saranno intoppi sotto il profilo dei fondi necessari per la ristrutturazione, la curva Ferrovia sarà chiusa già dal prossimo gennaio, con conseguente riduzione degli introiti sul versante dell’incasso biglietti. Da qui, il ridimensionamento economico su cui si sta lavorando per il contratto che porterà al 2024. La società ha sempre fatto sapere di avere grande fiducia nel sindaco Nardella e nell’amministrazione e gli sforzi, in questo momento sono concentrati tutti su quel che accadrà a partire dal 2024, che poi è il vero nodo della questione. C’è da capire in che modo la squadra viola potrà (o meno) continuare a giocare nel proprio stadio, oppure se, per non restare prigionieri di eventuali ritardi, se si dovrà necessariamente “traslocare” altrove.

La questione, però, è stanziato il contenuto della concessione futura dell’impianto, quella che scatterà a partire dal 2026, a lavori ultimati. In questo caso bisogna capire prima di tutto che tipo di convenzione sarà stipulata, dalla durata (ultradecennale?) all’ammontare economico della stessa, ovvero la cifra che la società viola dovrà versare ogni anno al Comune, fino alla gestione dell’impianto nei giorni extrapartita. Restano in sospeso pure le questioni relative all’area commerciale dello stadio che verrà: l’impatto economico di un nuovo impianto lo aveva calcolato lo stesso club con uno studio commissionato a Deloitte, ma i nodi degli introiti restano ancora tutti da sciogliere.

Il prossimo passo è quello di ratificare intanto il prolungamento dell’intesa per un’altra stagione sportiva, in attesa di quello che accadrà il prossimo 30 aprile, quando la commissione europea dovrà dare il proprio via libera definitivo ai progetti finanziati dal Pnrr rimasti in stand-by, alla luce dell’ulteriore mese richiesto dal governo italiano.

Nel frattempo, si dovrà capire – in questa direzione starebbe lavorando Arup, lo studio vincitore del concorso di idee indetto per ristrutturare il Franchi – se il trasloco per due anni sarà davvero l’unica via percorribile e, in caso affermativo, dove “emigrare” in questo lasso temporale, consapevoli, dal lato viola, dell’importante ammanco economico che si verrebbe creando, tra mancati ricavi da biglietteria, hospitality, food&beverage ma anche diritti televisivi.

La Lega Serie A, solo per fare un esempio, distribuisce una quota pari al 12% ai club sulla base della media degli spettatori paganti negli ultimi tre campionati: lasciare Firenze potrebbe voler dire ridurre in maniera sensibile le presenze, riducendo fino a 15 milioni l’anno gli introiti. Per due stagioni, l’ammanco potrebbe sfiorare addirittura quota 30 milioni. Sono tutti al lavoro, per il bene del Franchi e della Fiorentina. Lo scrive Il Tirreno

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