
Bell’approfondimento di TMW, che analizza i gol di Cabral dopo la vittoria di Cremona. Il brasiliano è sempre più certezza come terminale offensivo a fronte di uno Jovic invece ben più discontinuo di lui, da quando entrambi giocano a Firenze. L’attaccante è lanciatissimo, ha trovato il settimo gol del suo 2023, anno che ha tutte le fattezze di quello del lancio per il centravanti 24enne, dopo aver vissuto invece un 2022 da incubo.
Arrivato come designato erede a sostituire l’allora capocannoniere del campionato Vlahovic in coabitazione con Piatek, il peso delle aspettative e le difficoltà ad ambientarsi hanno pesato come una pressa sulle sue spalle. Da qualche settimana a questa parte, e non solo per lui (chi ha pensato a Barak ha indovinato) la musica sembra decisamente cambiata.
Non è un caso, d’altronde, che la Fiorentina abbia ponderato di voler investire oltre 15 milioni di euro per lui, arrivato descritto come grande attaccante e quella caterva di gol europei con il Basilea che faceva scordare le complessità di un salto Svizzera-Italia. E se la prima parte della stagione l’ha visto sempre nelle retrovie se non per qualche breve tratto, con la sosta è riuscito a scalfire l’apparente intoccabilità del suo concorrente Jovic (i rapporti tra i due, anche da quello che raccontano i diretti interessati, sono ottimi) e con l’arrivo del nuovo anno sta mettendo la freccia.
Dalla prodezza balistica contro il Monza alla ripartenza fino al facile tocco a porta sguarnita di Cremona, basti pensare che in poco più di due mesi Cabral ha già segnato più gol (7 contro 6) del suo primo anno fiorentino. E la Fiorentina inizia a veder ripagata la fiducia riposta in lui, anche quando l’arrivo dell’inverno sembrava poter suggerirne una partenza la società ha ribadito di puntare sulle punte presenti e adesso Italiano sembra davvero non poterne fare più a meno.