Un minuto di silenzio, profondo e commovente, con i palloncini bianchi che volano in cielo. Inizia così Fiorentina-Milan, la prima senza il dg Joe Barone. Sulla poltroncina che solitamente occupava c’è una maglia viola con il nome Barone. E anche un mazzo di rose bianche, depositato durante il minuto di raccoglimento, dal presidente del Milan Paolo Scaroni. Insieme Lo stadio è sold out da giorni perché c’è la voglia di provare a centrare un’impresa sul campo come risposta alla perdita. Migliaia di tifosi aspettano il pullman all’arrivo all’Artemio Franchi al coro di «non vi lasceremo mai da soli» per dare forza ai giocatori. Il pullman si ferma per alcuni minuti, a bordo sentono chiaramente cori e applausi.
Un sostegno che prosegue con la maxi coreografia che coinvolge metà stadio. In Fiesole viene formata l’immagine di una rondine e in Maratona viene esposta la scritta “vanto e gloria”, tratta da una frase dell’inno. In Curva Fiesole c’è anche lo striscione “Mai dimenticheremo chi troppo presto ci ha lasciati” per omaggiare il dirigente, ma anche per chi se ne è andato negli anni. La squadra gioca con il lutto al braccio e sul maxi schermo, prima del fischio d’inizio, scorrono le immagini del dg. Un video che si conclude con la scritta “Ciao Joe” e lo stadio applaude e si emoziona.
Alla fine Vincenzo Italiano commenta: «Abbiamo dimostrato spirito di sacrificio contro una grande squadra e potevamo segnare con più concretezza. Fatto il massimo e onorato la memoria del nostro d.g.. Nonostante la sconfitta, ho fatto comunque i complimenti ai ragazzi che hanno dato tutto. Bisogna andare avanti per Joe che ha dato amore alla società ed è stato fondamentale. Il mio futuro? Mi concentro sul presente e basta».
Prima della partita Scaroni aveva detto: «Barone è stato un grande dirigente, grande umanità, passione smodata per la Fiorentina. Ha dato un contributo importante al calcio italiano, era sempre presente in Lega. E poi ha fatto il Viola Park che è una cosa meravigliosa».
Biraghi: «Lo vedevamo tutti i giorni ed era come un padre per noi. Ai giovani ho detto che sono momenti che segnano il percorso di ognuno di noi. L’importante è creare quell’unione che Joe voleva sempre, darsi la mano l’uno con l’altro e aiutarsi perché il vuoto che ha lasciato è incolmabile».
Intanto i quattro figli di Joe, attraverso i loro profili Instagram esprimono «la più profonda riconoscenza per l’incrollabile supporto dimostrato» con l’augurio che «tutta la Fiorentina possa continuare a lavorare con la stessa passione di nostro padre». Lo scrive La Gazzetta dello Sport
IL COMMENTO DE LA GAZZETTA SU FIORENTINA-MILAN