Orsato insomma avrebbe preso con fermezza e in una frazione di secondo una decisione di per sé corretta, ma l’immediato gol di Abraham avrebbe trasformato il suo decisionismo (dote sempre molto apprezzata dai vertici arbitrali) in precipitazione dannosa per la Roma. La conseguenza di queste valutazioni è che l’AIA, pur ammettendo che i giallorossi ne escano penalizzati, non se la sente di bocciare la prova di Orsato: ammette che sarebbe stata opportuna un po’ di pazienza e una migliore lettura della situazione, ma la prestazione dell’arbitro veneto non viene ritenuta nel complesso negativa e quindi non porterà alla sospensione.
Quanto all’ipotetico tocco di mano con cui Mkhitaryan serve ad Abraham la palla-gol, nelle stanze dell’AIA non c’è da discutere, perché: 1) Se Orsato avesse concesso il vantaggio, il VAR rivedendo l’azione avrebbe segnalato l’infrazione cronologicamente precedente (il fallo da rigore del portiere), cancellando di fatto ogni evento successivo; 2) Con l’armeno in caduta dopo il fallo subìto, difficilmente il suo ‘mani’ sarebbe stato da considerare punibile. Lo riporta Sport Mediaset.
IACHINI PARLA ANCORA DELLA FIORENTINA