Un gol di vantaggio è un soffio, l’Atalanta avrà la possibilità di rimediare nel ritorno a Bergamo il 24 aprile, però l’1-0 non esprime il vero. La prestazione della Fiorentina è stata di molto superiore al risultato, in questa andata delle semifinali di Coppa Italia tra due squadre accomunate da alcuni principi di gioco, ma ieri divise da un fossato. La Fiorentina pareva l’Atalanta al suo meglio, diciamo che la Dea si è presa un giorno di ferie. Non era l’Atalanta a cui siamo abituati e Vincenzo Italiano si è confermato uno degli anti-Gasperini più efficaci: quinta vittoria in nove confronti diretti, due pareggi e appena due sconfitte.
C’è un dato che forse spiega il perché: ieri l’Atalanta è stata condannata a un baricentro medio molto basso, a poco più di 45 metri, con i viola a quasi 53, un solco in cui si sono accumulate le differenze. Nel primo tempo non c’è stata gara, la Fiorentina si è installata nella metà campo dei gasperiniani e amen. Nella ripresa l’Atalanta ha tentato la reazione e qualcosa ha prodotto, ma le parate migliori, specie una su Gonzalez di testa, le ha esibite Carnesecchi: senza le prodezze del suo portiere, oggi la Dea avrebbe un piede fuori dalla Coppa. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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