Frey ha parlato sul profilo IG della Fiorentina:
“Diciamo che sono stato il primo ad avere l’idea di rendere partecipe la gente che in queste settimane è chiusa in casa, come se fosse qui con noi a chiacchierare: li facciamo divertire, un modo per ringraziarli di averci sempre sostenuti. Rialti? Un grande giornalista e tifoso della Fiorentina, amava la sua squadra e per questo pretendeva il massimo da chi indossava la maglia viola.
Io allenatore o parte dello staff? In questo momento ho altri progetti, chiaramente posticipati tutti all’anno prossimo… Se un giorno dovesse capitare, sarà a Firenze e basta. Se dovessi spostarmi con la famiglia, potrebbe essere soltanto a Firenze. L’acquisto di Ribery è stato il segnale per il nuovo progetto, come lo sono stati quelli di Frey e Toni ai nostri tempi.
L’Inter vincendo il Triplete ci ha vendicati del furto subito col Bayern. Noi possiamo dire a testa alta che non siamo stati inferiori. Platini è sceso negli spogliatoi e ci ha assicurato che avrebbe preso provvedimenti, ma non avrebbe mai potuto restituirci quello che ci era stato tolto.
Top 11 viola? Mi metto in porta. A sinistra Moreno Roggi, centrali Passarella e Astori (orgoglioso di inserirlo per tutto l’insieme, da capitano), a destra il mio amico Ujfausi. A centrocampo Borja Valero, Dunga e Rui Costa, che non può essere fuori da nessuna squadra viola. Davanti Antognoni con la 10, Mutu e Batistuta. Allenatore? Potrei dire Prandelli, ma vado con Terim.
Che impressione mi ha fatto Commisso? Buona perché dà molto peso al passato della Fiorentina, questo gli fa onore. Il presente è importante così come il futuro, ma non bisogna mai dimenticare il passato”.