«Come una rondine vola alto il nostro pensiero. Mai dimenticheremo chi troppo presto ci ha lasciato». Il Franchi si presenta così alla prima in casa alla prima in casa senza Joe Barone. Il pensiero è rivolto anche a tutti i tifosi scomparsi, celebrati dalla curva in una serata dedicata, in generale, a chi non c’è più. Comincia così, con uno striscione srotolato in Fiesole a dieci minuti dal fischio d’inizio, una notte ad alte vibrazioni emotive. A dir la verità per molti dei 34mila che hanno riempito l’impianto di Campo di Marte (primo sold out stagionale) la partita era iniziata un’ora e mezzo prima.
La Fiesole aveva deciso di stare accanto alla squadra già nel pre-partita: appuntamento all’esterno dello stadio per scortare il pullman viola in un abbraccio collettivo. Sono stati vicini, quasi da toccarsi, Fiorentina e Popolo Viola. Lo sono stati per tutta la serata, anche pochi minuti prima dell’inizio della sfida col Milan, quando lo speaker dello stadio ha ricordato ancora una volta Barone, scomparso lo scorso 19 marzo: «In pochi minuti conquistato il tuo cuore. Sarai fiorentino per sempre, ciao Joe».
I pochi che vanno ancora dicendo che questo è solo uno sport non erano probabilmente presenti ieri allo stadio Artemio Franchi, dove per una notte i sentimenti di una città si sono mescolati col campo. Lo si è visto negli occhi dei giocatori (Biraghi il più commosso), sia durante il riscaldamento sia durante il minuto di silenzio osservato in religioso silenzio da tutti i presenti. Lo si è visto anche nell’espressione di Pioli (applauditissimo dai tifosi di casa), uno che ha rivissuto in parte l’atmosfera di sei anni fa, quando era sulla panchina viola in quel Fiorentina-Benevento, alla prima senza Davide Astori.
Lo si è visto anche nei volti in tribuna, dove si è onorato ancora una volta il ricordo di Barone. E tra tutti i seggiolini del Franchi, riempito in ogni ordine di posto (fatta eccezione per la Curva Ferrovia, chiusa per l’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’impianto) a rubare la scena è stato l’unico posto vuoto, quello di Barone in tribuna autorità, su cui è stata posta una maglia viola col suo nome. Accanto alla poltrona vuota l’alta dirigenza del club e anche il sindaco Nardella. Presente anche, simbolicamente, il Milan: la società rossonera ha voluto ricordare il dirigente della Fiorentina depositando cinquanta rose bianche sulla sua poltroncina.
L’altro momento ad alto voltaggio emozionale arriva all’ingresso in campo delle squadre, quando il Franchi prende vita in una coreografia in memoria di chi non c’è più: all’improvviso, lo stadio si colora di viola, in Fiesole spunta un simbolo, due rondini che volano in cielo con due gigli in bocca. In Maratona compare una scritta che rievoca le parole dell’inno di Narciso Parigi, “Vanto e Gloria”. L’esibizione artistica ad alto coefficiente di difficoltà dedicata ai “figli di Firenze” si conclude al fischio d’inizio del match. Poi, sempre in curva, appare un altro striscione a corredo della coreografia: «Joe questa ti sarebbe piaciuta». Lo scrive il Corriere dello Sport
LA GAZZETTA NON HA DUBBI, MILENKOVIC PEGGIORE IN CAMPO
La Gazzetta condanna Milenkovic, voto 4,5: “Il mio film cult e Contrattempo. Sbaglia sui 2 gol”
1 commento su ““Due rondini che volano in cielo con due gigli in bocca”. Ecco la coreografia della Curva Fiesole”