di Flavio Ognissanti
Ha fatto rumore il mancato ringraziamento di Montella nella sua lettera di addio a Daniele Pradè. Il direttore sportivo viola che lo aveva portato a Firenze nella prima esperienza nel 2012 e protetto nei primi mesi dell’era Commisso. Pradè è uno dei maggiori imputati del fallimento viola per le scelte fatte in sede di calciomercato. Dopo le dichiarazioni delle ultime settimane di Montella dove faceva notare che il mercato fosse stato insufficiente e che soprattutto non lo avesse fatto lui c’è stata una discussione molto animata tra i due, una discussione che ha sancito la rottura e quindi l’esonero per il tecnico. Sono state tante le frasi che non sono piaciute al dirigente viola, dal “A inizio mercato avevo detto di guardare la storia dei nostri calciatori e vedere quanti gol avevano” al “il mercato non l’ho fatto io”. L’asse rotto tra Montella e Pradè è stato decisivo per l’esonero dell’aereoplanino che infatti nel suo addio non ha fatto meno di far emergere tutto il suo dissenso per la gestione societaria guidata dal direttore sportivo.