16 Aprile 2024 · Ultimo aggiornamento: 23:51

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Disastro Italia, in Svezia è 1-0. Adesso bisogna vincere per forza al ritorno. Rischio mondiale a casa
News

Disastro Italia, in Svezia è 1-0. Adesso bisogna vincere per forza al ritorno. Rischio mondiale a casa

Redazione

11 Novembre · 00:02

Aggiornamento: 11 Novembre 2017 · 00:02

Condividi:

Tira un vento gelido, nella notte di Solna. Il vento della paura. Sì, perché questo 1-0 nell’andata del playoff mondiale è un risultato pessimo per la nostra Nazionale, figlio di una prestazione con molte ombre. Va alla Svezia il primo round della doppia sfida con l’Italia, ci resta il match di San Siro, lunedì sera, per riscaldarci i cuori e pianificare un’estate in Russia. Ma servirà altro, molto altro. Sono 105 anni che non vinciamo qui, l’ultima volta che è successo perfino la Gazzetta era una teenager. Un motivo ci sarà.

C’è una falsa partenza, alla Friends Arena. E ben poco di amichevole, a dispetto del nome, perché la posta in palio è massima. Pronti-via e subito fermi, Bonucci ha preso un colpo in faccia da Toivonen, resta a terra, si accende un mezzo parapiglia e l’arbitro Cakir ci mette un po’ a riportare la calma. Risultato: Leo verrà fischiato per tutta la gara e Toivonen ammonito. Il giallo più pesante, ahinoi, nel primo tempo è quello di Verratti: ammonizione evitabile, come immancabilmente gli capita, e diffida che si trasforma in squalifica. Un guaio per parte, Ekdal si farà male nella ripresa. Le fiammate più significative sono nel primo quarto d’ora: Darmian disegna un cross per la testa di Belotti, che manda fuori di un soffio, mentre sull’altro fronte è Toivonen ad aver sul destro il diagonale del vantaggio. Nulla di fatto, come nelle due punizioni pericolose che gli azzurri concedono a Forsberg e Toivonen.

Ventura cammina come una tigre in gabbia nell’area tecnica, sbraita furibondo quando la manovra nel 3-5-2 azzurro sgorga lenta, come l’acqua da un rubinetto intasato dal calcare. De Rossi e Verratti i destinatari dei rimbrotti, ma non è che le punte Immobile e Belotti facciano granché per aiutarli coi movimenti. Lo 0-0 con cui si va all’intervallo frustra comunque la pressione scandinava. E mette a nudo le difficoltà di posizionamento della difesa in maglia gialla sui cross dalle fasce, materiale su cui lavorare in vista di Milano.

Si riparte e gli azzurri sembrano più convinti, Candreva saggia subito i riflessi di Olsen con un destro dal limite dell’area. Il ritmo, però, non decolla, spezzettato da battibecchi e accenni di rissa. E dal nulla, al minuto 62, la parità si spezza: Johansson, appena entrato, raccoglie un pallone al limite dell’area e dal destro non gli esce certo un gioiello, ma la deviazione di De Rossi spiazza Buffon. E’ l’1-0, entra Eder per Belotti. Non diventa 1-1 al 25’ solo perché un palo maledetto strozza l’urlo in gola a Darmian, uno tra gli azzurri più lucidi. Dentro anche Insigne per l’assalto finale, ma è davvero poca, pochissima roba. Il cuore lo mettiamo, ma è imbrigliato da tanti “vorrei ma non posso”, siamo sempre terribilmente lenti a costruire la difesa gialla si schiera sempre. Finisce così, anzi, per fortuna non finisce. Resta la speranza, venendo via da questa serata gelida.

Gazzetta.it

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717

© Copyright 2020 - 2024 | Designed and developed by Kobold Studio