Le parole di Christian Kouamè sono state molto chiare, ma a cosa si riferiva? Indubbiamente, provando a leggere tra le parole dell’ivoriano, soprattutto nella ripresa le «scelte individuali» non sono mancate: tre su tutte. Al 60′, un potenziale contropiede gestito da Colpani, con un 5 contro 5 nella trequarti offensiva, interrotto sul nascere dalla precisa chiusura di Grassi su un dribbling tentato dall’ex Monza. Al 69′, una linea di passaggio piuttosto semplice, per servire Gudmundsson solo davanti alla porta dell’area di rigore, non sfruttata dallo stesso Colpani, fermato da Anjurin.
Al 77, infine, nell’occasione in cui Kean ha chiesto, inutilmente, un calcio di rigore per un contatto con Ismajli, è Kouame a tradire una reazione piuttosto scomposta verso il compagno, dopo la delusione di non aver ricevuto un passaggio. Tipiche situazioni di campo, apparentemente, ma il clima è apparso particolare. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Questa volta Gudmundsson ha litigato con Cataldi per la punizione: lo ha cacciato dalla palla