Beppe Iachini ha mescolato e rimescolato i calciatori a sua disposizione ben oltre le esigenze dettate dalle assenze. Certo, “colpa” della squalifica di Dalbert per somma di ammonizioni e un po’ meno della reiterata indisponibilità di Boateng, ma più che altro è forte la necessità di tenere tutti sulla corda per avere risposte adeguate da ciascuno in caso di chiamata. Il tecnico viola ha fatto le sue scelte sfruttando la rifinitura, però non sarebbe una sorpresa clamorosa se ci tornasse sopra oggi dopo averci pensato anche la notte appena trascorsa.
I nomi di Chiesa e Vlahovic che insieme dovrebbero andare a comporre la coppia d’attacco con Cutrone all’inizio in panchina e pronto ad entrare per aumentare il peso specifico del reparto. Dovrebbero. Non è una certezza che tale può esserlo solo se l’annuncia Iachini e questo non è successo, ma è comunque l’indicazione dall’allenamento di ieri sul terreno del Franchi in un contesto di prove assortite e varie: è tuttavia un indizio importante che non può non essere considerato. Quindi, ci sta di vedere Chiesa e Vlahovic là davanti nel segno del 3-5-2 che è il modulo di riferimento e che comunque è modificabile già durante la gara, con o senza Cutrone in più.
Non all’inizio, ragion per cui Milenkovic, Pezzella e Caceres rappresentano i punti fermi della difesa, così come Lirola ora è più che mai il “proprietario” della fascia destra, mentre la succitata mancanza di Dalbert sarà compensata dal vincitore del ballottaggio tra Venuti e Maxi Olivera: i favori vanno al primo, però occhio all’uruguaiano che ha l’esperienza, la capacità di adattarsi e la grinta che piacciono a Iachini.
Corriere dello Sport