Nel 2017 temo che sia arrivata l’ora per chi utilizza i social di imparare ad utilizzare i social per evitare di fare colossali figure di merda social. E parlo a voi banali utenti social eh, non lo dico ai VIP.
Durante questi terribili giorni dedicati alla nazionale pieni di niente ho scartabellato più del solito e ho notato taaaante sciocchezze, tanti commenti banali e totalmente distaccati dalla realtà.
Partiamo dal primo, il signor Bernardeschi, ancora lui.
Lui sì che li sa usare i social, li usa per rovesciare su di noi tutta la merda che ha seminato lui.
Sì, perché nessuno lo aveva obbligato in questi anni a fare dichiarazioni roboanti come “voglio diventare la bandiera della Fiorentina”, “voglio il numero 10”, etc.etc. mentre stava trattando con i dirigenti della Juve pregandoli di portarlo su da loro.
E allora arriva il momento che se vai alla Juve davvero poi tanta (povera e ridicola) gente ti prenda a male parole e ti offenda e te ne scriva di ogni. Attenzione: non si giustificano tali idioti, ma gli si dà un “movente”. Pochi giorni fa qualcuno è arrivato ad offendere sua sorella commenta una foto in cui lei è incinta, arrivando anche a dire qualcosa di brutto al bimbo che porta in grembo. Orribile? Ma ovvio che sì. “Normalissimo” se si parla di social però. Un personaggio pubblico lo sa bene. Protetti dal presunto anonimato ci sono centinaia di mentecatti pronti a vomitare oscenità ovunque, qual è la novità? La novità sta nel comportamento del personaggio pubblico.
Chi sa le regole della comunicazione sa bene che a questa gente non va dato alcun risalto, vanno bloccati, vanno avvisati, querelati e perseguiti. Tutte cose che un social manager da € 1.000 al mese fa in automatico. Di conseguenza, se lui ha voluto dare risalto a certe situazioni è stato solo per strumentalizzare la vicenda. Per “recuperare” un po’ di terreno nei confronti del pubblico fiorentino, per cercare di calmare le sue acque, quelle acque che lui per primo aveva avvelenato tanto tempo fa con tante bugie.
Chi commenta con offese e idiozie è un disturbato sociale che va querelato e condannato. Chi strumentalizza queste tristi vicende invece è un furbetto che a me piace poco o nulla.
Cose simile (anche se molto più misurata) è accaduta a Biraghi. Un giocatore che in altri periodi storici avrebbe a malapena potuto sognare la maglia della Fiorentina. E che invece per un clamoroso allineamento dei pianeti del sistema solare con la testa di Corvino si è ritrovato titolare della nostra fascia sinistra. Il povero Biraghi si agita se qualcuno lo manda a fare in culo su Instagram, povera stellina. E allora ringrazia tutti quelli che gli danno sostegno, ringrazia anche chi lo critica, ma nessuno si permetta di offenderlo come uomo, dice. Vorrei tanto sapere chi è che dopo 1 mese a Firenze può sapere come è Biraghi “come uomo”. Perché ti sei sentito in dovere di fare addirittura un post dedicato alle offese (pochissime) che ricevi, caro Biraghi? Atteggiamento palesemente vittimistico, che fa sorridere. O piangere, dipende.
Che cosa significa “criticare un calciatore come uomo”? Qualcuno può spiegarlo a parole sue? Perché alla maggior parte di noi non interessa affatto l’uomo. Tutti eravamo innamorati persi di Edmundo, non certo un Nobel per la pace. O a Napoli ancora piangono per Maradona.
E se si trova qualcuno che sa spiegarlo per pietà, si dedichi a qualche decina di migliaia di persone di tifosi viola, innamorati di “Borja Valero come uomo”. Ieri sua moglie si è lamentata perché qualche povero disagiato lo ha additato di essere “un interista di merda”… Eh già, parole davvero brutte. E giù valanghe di commenti dei tifosoni viola, tutti dediti a difendere il povero Borja, maltrattato dal padrone cattivo, ma intoccabile “come uomo”. Come mai in mezzo a così tanto affetto si deve dare risalto ad un poveretto che viene ad offendere (che poi offendere… “interista di merda” non mi pare un’offesa da arresto, ma va beh, io avrei comunque evitato)? Non potevi semplicemente cancellare il commento e bloccare l’utente? Eh no, anche qui bisogna sottolineare l’unica riga brutta in mezzo a 10.000 righe belle perché bisogna per forza avere un plebiscito più che mussoliniano, bisogna avere il 101% dei consensi altrimenti nasce il disagio…
Non rimane che dare un’ultima occhiata al video della direttrice della Banca Intesa San Paolo di Castiglione delle Stiviere, così almeno per recuperare il buon umore.
Ah no, non si può. Perché le è stato estorto con l’inganno. Non doveva essere pubblicato. Vero. Davvero impensabile che un video tanto ridicolo potesse essere messo in rete da qualcuno, ma chi mai ci avrebbe pensato. Liberatorie firmate? Non si sa. Motivo per il quale questo video sia stato fatto in modo così imbarazzante? Non si sa. Vie d’uscita? Frignare e cancellarsi dai social?
No. Imparare ad usarli. Informarsi su come usarli. E perseguire chi non rispetta le regole.
Nessuno ha dato la liberatoria per la diffusione di quel video? Querelare e chiedere ingente risarcimento danni. Riscuotere il denaro. Farsi un mese di vacanza. C’era una liberatoria? La prossima volta leggiamola meglio.
I professionisti li sanno usare molto bene i social e vi mettono in bocca la soluzione ai loro problemi.
Continuiamo a ragionare con la nostra testa, che non abbiamo bisogno dei loro consigli per capire.
Dario”Ghebbe”