Non dev’essere stato facile realizzare due gol, uno più bello dell’altro, senza poi sprigionare tutta la gioia. Luis Muriel ha preferito non esultare contro la Sampdoria. È la squadra dove, lasciata l’Udinese che lo ha portato in Italia, è cresciuto e si è lanciato.
A festeggiare le due reti, una per tempo, ci hanno pensato però i compagni e lo stadio. Su tutti Federico Chiesa che, mentre lo abbracciava, scuoteva la mano destra come dire «Che gol hai fatto!».
Qualcuno lo ha paragonato a quello che Baggio, ormai trent’anni fa, fece al Napoli, altri a quello contro il Parma di Edmundo. «Ma quello di Baggio però è stato ancora più bello, ha fatto tutto il campo col pallone» si è schernito Luis, felice come un bambino per il prestigioso accostamento. Poi c’è un altro confronto pesantissimo, quello con Ronaldo, il Fenomeno, che lo accompagna da quando era un ragazzino a Lecce.
Corriere fiorentino