L’ex attaccante della Fiorentina, Luca Cecconi, è intervenuto ai microfoni di “Viola Amore Mio”, trasmissione in onda su Radio FirenzeViola, per commentare le strategie offensive del club gigliato, a partire dal nome più chiacchierato degli ultimi giorni: Edin Dzeko.
“Non credo che qualcuno si aspettasse che la Fiorentina potesse puntare su un profilo come Dzeko – ha detto Cecconi – anche perché negli ultimi anni la linea della società è stata quella di investire su giocatori più giovani. Detto questo, l’eventuale arrivo del bosniaco avrebbe senso, soprattutto se dovesse concretizzarsi la partenza di Moise Kean: in quel caso, resti senza un vero centravanti, e Dzeko può offrire esperienza e garanzie.
Non vedo l’età come un ostacolo. Magari si perde un po’ in brillantezza e velocità, ma sulla distanza e sulla resistenza fisica non ci sono problemi. Il punto non è quanti anni hai, ma se sei abbastanza forte per essere il miglior centravanti della squadra. E poi, tutte le squadre moderne hanno almeno due giocatori per ruolo: gli infortuni possono capitare a chiunque, anche ai giovani”.
Su Sebastiano Esposito:
“È difficile dare un giudizio definitivo. Nella prima parte della stagione ha fatto molto bene, segnando anche diversi gol, ma nel girone di ritorno è calato e con lui tutta l’Empoli. La squadra si aspettava di più da lui, che pure è rimasto sempre a disposizione. È un attaccante eclettico, può giocare sia da prima che da seconda punta, ma forse non ha ancora trovato la sua collocazione ideale. Soprattutto, deve crescere dal punto di vista caratteriale”.
È pronto per la Fiorentina?
“Credo di sì. Ha già fatto una stagione in Serie A, anche se il rendimento è stato piuttosto altalenante. Fazzini è quello che mi intriga di più. Gioca da mezzala offensiva, ma è un centrocampista completo. Anche lui deve trovare la sua collocazione tattica definitiva. A tratti mi ricorda Antognoni: il capello fluente, la corsa fluida col pallone tra i piedi… Ma sia chiaro: è solo un ricordo, non un paragone diretto”.