Il giornalista Enzo Bucchioni è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, dove ha parlato della partita che si giocherà questa sera al Franchi e della situazione Italiano. Le sue parole durante il Pentasport:
“Questa sarà la partita di Joe Barone, è quasi un evento, un tributo. Chiunque ami la Fiorentina vorrebbe dare un tributo al direttore generale. Ci auguriamo che la Fiorentina possa trarre la spinta che consenta di portare a casa il risultato sportivo. Italiano ha cambiato le modalità di allenamento, perché i giocatori erano abbattuti nella prima settimana dopo la scomparsa di Joe. Per fortuna c’è stata la sosta. Le condizioni dei giocatori nella prima settimana dopo il dramma non erano le ideali per affrontare una partita. Da mercoledì scorso un po’ di energia è stata ritrovata. Italiano ha cercato di riattivare l’aspetto agonistico e competitivo, per stimolare l’adrenalina. Io credo che dei 25 giocatori nella rosa, tutti vorrebbero dare il contributo questa sera. Credo che sarà più difficile scendere in campo per il Milan che per la Fiorentina. Il Milan si trova all’interno di un cortocircuito emozionale senza sapere il perché, per questo potrebbe essere colpito dall’ambiente”.
Sul prossimo allenatore della Fiorentina: “Gilardino profilo giusto? Io ci tengo a ribadire che Italiano non se ne andrà perché non c’è un progetto tecnico alla Fiorentina, chi lo pensa dovrebbe vergognarsi. La separazione non è stata solo consensuale, ma fra grandi amici: la domenica prima della tragedia, Joe Barone e Italiano si sono abbracciati dopo aver preso questa decisione, perché hanno ritenuto entrambi che fosse la cosa più giusta per la Fiorentina. Italiano non va via sbattendo la porta, perché è semplicemente finita la sua spinta energetica. E’ anche bene per i giocatori trovare degli stimoli nuovi. Quella mattina lì è stato detto che il profilo di Sarri non era quello adatto alla Fiorentina, si cercano degli allenatori che cercano la realizzazione qui, che possa proseguire il lavoro di Italiano. Gilardino fa un calcio un po’ diverso da quello di italiano: fa un calcio più pragmatico, che si adatta al suo avversario. Io credo che prima bisogna superare questo momento, poi inizierà uno screening più profondo sul prossimo allenatore della Fiorentina”.
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