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Bologna: organizzazione tattica difensiva e grande intensità, se salti la prima pressione sei in superiorità numerica
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Bologna: organizzazione tattica difensiva e grande intensità, se salti la prima pressione sei in superiorità numerica

Marzio De Vita

2 Gennaio · 14:31

Aggiornamento: 2 Gennaio 2021 · 14:31

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FIORENTINA-BOLOGNA

Ultimi 7 precedenti
2019-2020: Fiorentina-Bologna 4-0 48′ Chiesa (F) 54′ Chiesa (F) 74′ Milenkovic (F) 89′ Chiesa (F)
2018-2019: Fiorentina-Bologna 0-0
2017-2018: Fiorentina-Bologna 2-1 51’ Chiesa (F), 52’ Palacio (B), 69’ Pezzella (F)
2016-2017: Fiorentina-Bologna 1-0 51’ Babacar (F)
2015-2016: Fiorentina-Bologna 2-0 71’ Blaszczykowski (F), 82’ Kalinić (F)
2013-2014: Fiorentina-Bologna 3-0 13’ Iličić (F), 29’ Valero (F), 64’ Rosssi (F)
2012-2013: Fiorentina-Bologna 1-0 7’ Jovetić (F)

RISULTATO PIÙ FREQUENTE:
Fiorentina-Bologna 1-0 (16 volte)

PARTITA CON IL MAGGIOR NUMERO DI GOL:
Fiorentina-Bologna 6-3 8’ Montuori (F), 9’ Lojacono (F), 11’ e 12’ rig. Pivatelli (B), 15’ rig. Cervato (F), 18’ Petris (F), 60’ Hamrin (F), 73’ Lojacono (F)

STATISTICHE IN SERIE A (FIORENTINA IN CASA)
Giocate: 66
Vittorie Fiorentina: 37
Pareggi: 16
Vittorie Bologna: 13
Gol Fiorentina: 90
Gol Bologna: 55

STATISTICHE IN SERIE A (TOTALI)
Giocate: 133
Vittorie Fiorentina: 53
Pareggi: 42
Vittorie Bologna: 38
Gol Fiorentina: 168
Gol Bologna: 136

GIOCO E TATTICA MIHALOVJIC
Il Bologna è una squadra molto ostica da battere e che mette in campo tutta la grinta trasmessa dal suo allenatore Siniša Mihajlović che, pur afflitto da una grave malattia, trasmette in campo a tutti i giocatori una grossa carica e voglia di combattere su tutti i palloni.

SISTEMA DI GIOCO

Sistema di gioco di base: 4-2-3-1

Sistema di gioco in fase di possesso: 4-4-1-1

Sistema di gioco in fase di non possesso : 4-5-1

POSSESSO
Costruzione : la squadra di Mihajlovic costruisce palleggiando dal basso con i 2 centrali di difesa che si allargano e i terzini che si alzano. La regia viene affidata prevalentemente al centrale sx Bani che a sua volta, come prima intenzione, cerca il passaggio filtrante per uno dei 2 mediani centrali per superare la linea di pressione avversaria e sviluppare l’azione offensiva. Se questo non è possibile, il centrale allarga palla per i terzini, prevalentemente per il terzino sinistro M’baye.

Sviluppo : in fase di possesso palla, il Bologna sviluppa l’azione con un sistema di gioco 1-4-4-1-1 con Orsolini e Sansone che si allargano per far allargare la difesa avversaria e favorire la giocata in verticale su Soriano. Se le linee di passaggio sono oscurate dai giocatori del Lecce e non si riesce a far arrivare palla a Soriano in zona di rifinitura o sui 2 giocatori esterni Sansone e Orsolini per effettuare 1vs1 nella zona laterale, Palacio, da vertice più alto, si abbassa per favorire l’inserimento di Soriano (scambio posizionale + inserimento) in un 1vs1 centrale innescato da un lancio dal reparto difensivo. Oppure, Palacio si allarga verso l’esterno per favorire inserimento da dietro di Orsolini o Sansone sempre innescati con un lancio dal reparto difensivo.

Rifinitura : durante lo sviluppo offensivo, la zona di rifinitura viene occupata preventivamente da Soriano che però viene marcato costantemente dal mediano del Lecce Tachtsidis. Pertanto, se la giocata su Soriano non è possibile, per liberare lo spazio e favorire l’azione d’attacco, Soriano si smarca in ampiezza o si abbassa a ridosso del centrocampo così da favorire Sansone o Orsolini che convergono in zona di rifinitura centrale. Questo fa si che i 2 ricevano spesso palla senza marcatura,  per poi puntare la difesa del Lecce (a volte anche in superiorità numerica).

Finalizzazione : l’attacco del Bologna cerca di superare la linea difensiva del Lecce prevalentemente con tagli di Palacio e Soriano o con 1vs1 con Orsolini e Sansone (giocatori brevilinei e bravi nel dribbling).

TRANSIZIONE POSITIVA
Appena viene recuperata palla, il Bologna preferisce ripartire velocemente e trasmettere palla in verticale dove si trovano Soriano-Sansone-Orsolini che si sono smarcati preventivamente in zona di rifinitura e pronti a puntare la difesa avversaria.

NON POSSESSO
Il Bologna in fase di non possesso si dispone con un modulo 1-4-5-1, con Palacio pronto ad iniziare il pressing alto occupandosi soprattutto dei 2 centrali di difesa. Se l avversario, durante il giro palla difensivo, trasmetteva palla a uno dei 2 terzini, immediatamente si alzavano e uscivano in pressione Sansone sul terzino destro e Orsolini sul terzino sinistro, permettendo a tutta la squadra di alzarsi e ad ogni singolo giocatore di accorciare sui corrispettivi appoggi per la riconquista immediata della palla. Distanza tra i reparti sempre corta per permettere una riconquista veloce in ogni zona del campo.

Attacco : in fase di non possesso, Palacio è il primo uomo che da il via al pressing collettivo della squadra. I terzini del Lecce, in fase di possesso palla e sviluppo offensivo, si alzavano per creare superiorità numerica offensiva. Orsolini e Sansone, secondo indicazioni di Mihajlovic, seguivano fino a ridosso della difesa l’avanzamento dei terzini di appartenenza avversari, creando a volte anche una linea difensiva a 5.

Centrocampo : Medel e Poli sono 2 ottimi incontristi che hanno come caratteristica quella di aggredire l’avversario per la riconquista immediata della palla. Cn le avversarie che  giocano con un trequarti dietro alle due punte, viene seguito da Medel o Poli per raddoppi difensivi e per contrastare l’inserimento del giocatore avversario.

Difesa : la linea di difesa si dispone a zona e i terzini Denswil e M’baye in fase di non possesso marcano i rispettivi avversari seguendoli fino a ridosso del centrocampo costringendo l’avversario a scaricare palla e mai a puntare la difesa. I restanti compagni di reparto effettuano diagonali corte accorciando in direzione del terzino che in quel momento marcava.

MARCATURA PUNIZIONI: a zona. Difensori + centrocampisti con aiuto di Palacio. Al limite 2 giocatori.

MARCATURA CALCIO D’ANGOLO: a uomo + Palacio vertice corto. Al limite 2 giocatori (nessuno resta alto per eventuale contropiede).

TRANSIZIONE NEGATIVA
Appena persa palla la squadra si ricompatta velocemente per poi andare subito in pressing su ogni zona del campo (pressione alta anche dei difensori laterali). Nella costruzione dal basso della squadra avversaria, il Bologna si alza velocemente andando a pressare molto alto con ben sei uomini costringendo il Lecce a lanciare e a non aver giocate pulite per i centrocampisti.

PUNTI DI FORZA
I punti di forza di questa squadra sono l’organizzazione tattica difensiva , l’intensità, la carica agonistica trasmessa dal suo allenatore e il pressing collettivo su tutte le zone del campo. Giocatori devoti alla fase offensiva si sacrificano per il collettivo e sono i primi a difendere in aiuto della squadra. Il Bologna dispone di ottimi giocatori in fase offensiva, bravi nell’ 1 vs 1 e con buone qualità in fase conclusiva a rete. Effettuano molti interscambi posizionali offensivi trovandosi spesso in zona di rifinitura senza marcatura.

PUNTI DI DEBOLEZZA
I giocatori offensivi nel corso della gara perdono lucidità sotto porta perché spendono molte energie in fase di non possesso. La squadra pressa sempre molto alta e con molte pedine. Pertanto, una squadra con buone qualità di palleggio se riesce a passare il pressing offensivo del Bologna riesce a trovare spazi e superiorità numerica in zona di rifinitura e può puntare la linea difensiva Bolognese.

GIOCATORE CHIAVE: ORSOLINI
CARATTERISTICHE TECNICHE

1.83 per 73 kg, piede mancino. Può giocare da esterno di un tridente oppure anche punta centrale di un attacco a due, per spirito di sacrificio e corsa non escludo possa fare anche il centrocampista esterno come ha fatto più che bene nella sua gara di esordio tra i professionisti. Veloce, grintoso, ottima coordinazione, buon dribbling e soprattutto un gran senso del gol; Orsolini è uno dei giovane di sicuro avvenire.

Il ragazzo ha dimostrato di essere un giovane talento in grado di incantare sia con il pallone tra i piedi che con il joypad in mano, anche se siamo sicuri che a Mihajlovic interessi molto di più il rendimento del suo esterno sul rettangolo verde.

E a giudicare dalle continue stilettate che gli vengono riservate, sembra proprio che il mister serbo faccia assolutamente affidamento sulle qualità di Orsolini.

GIOVANE PROMESSA: VIGNATO
Ruolo attuale: Esterno destro

Ruolo alternativo: Trequartista

Ruolo potenziale: Esterno destro

Piede: Destro

Punti di forza: Vignato è un esterno destro molto tecnico, dotato di un buon dribbling, cui abbina anche una discreta velocità di base. La sua principale caratteristica è quella di prendere benissimo il fondo sulla destra, per poi servire l’assist vincente ai compagni. Inoltre il ragazzo possiede anche una buona duttilità, che gli permette di giocare come trequartista dietro le punte. Infatti è molto abile nel muoversi tra le linee, e nel leggere al meglio la situazione e nel prendere la decisione giusta.

Punti deboli: Il ragazzo sembra essere abbastanza completo, ha tuttavia alcune lacune da colmare. Dovrebbe lavorare sul fisico, che attualmente non è molto sviluppato, e gli impedisce di reggere il contrasto con i difensori avversari. Inoltre andrebbe migliorato anche l’utilizzo del piede debole, che gli permetterebbe di aumentare la sua imprevedibilità.

Marzio De Vita

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