Dopo la grandissima affermazione all’Allianz Stadium (l’ultima conquistata), il Sassuolo si ripete e fa ancora meglio a San Siro, dominando il Milan di Stefano Pioli e rovinando la festa per il rinnovo al tecnico emiliano. Finisce 1-3: vittoria netta per Berardi e soci, addirittura meno di quanto dica il risultato, e ora la classifica torna a sorridere. Nuova sconfitta per i rossoneri, dopo quella di Firenze; stavolta devono suonare i campanelli d’allarme, perché dalla mezzora in poi non c’è mai stata partita. Dal Sassuolo al Sassuolo, da De Zerbi a Dionisi, il Milan si scopre di nuovo fragile.
Personalità, qualità e precisione. Il Sassuolo di Dionisi non è più una sorpresa e anche a San Siro, contro la capolista, non rinuncia a giocare. La squadra neroverde tiene in scacco il Milan e non si disunisce nemmeno dopo essere passata in svantaggio. Il gol di Romagnoli illude i rossoneri ma per 70′ il match è una lunga agonia. Il missile di Scamacca scuote il Meazza, l’autorete di Kjaer è l’anticamera della seconda sconfitta consecutiva in campionato, che si concretizza in una ripresa davvero horror, nonostante le mosse disperate di Stefano Pioli, che si affida a Messias e Kessié, gli eroi del Wanda Metropolitano.
Non è chiaro se il Diavolo abbia sottovalutato l’avversario o se a Madrid abbia impiegato troppe energie fisiche e mentali; fatto sta che il Sassuolo fa quello che vuole per tutto il secondo tempo, grazie alla prestazione a dir poco sontuosa di Maxime Lopez, Henrique e Domenico Berardi, che segna per la decima volta al Milan, tradito soprattutto da una difesa ballerina e dai suoi centrocampisti, in totale balia degli avversari. Non è un caso che due dei tre gol siano arrivati a causa di palle perse (Bakayoko il primo, Kessié il terzo). Non c’è davvero partita e nel finale arriva anche il rosso per capitan Romagnoli, che rende ancora più nero questo pomeriggio. Il Sassuolo invece può esultare e raccoglie complimenti meritati. Lo riporta TMW
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