La furia della Lazio si abbatte sull’arbitro Giacomelli. Da un possibile rigore a favore, i biancocelesti si ritrovano pochi secondi dopo in dieci uomini, per l’espulsione di Ciro Immobile. La sfida dell’Olimpico tra i biancocelesti e il Torino vive nell’ultimo minuto del primo tempo il momento più nervoso e decisivo, sul risultato ancora di 0-0 (alla fine i granata si impongono 3-1). Nella stessa azione, si susseguono due episodi dubbi, con il direttore di gara che ricorre alla Var e fa inviperire i biancocelesti.
Su cross di Immobile, Iago tocca da distanza ravvicinata il pallone con la mano; Giacomelli lascia proseguire e nella stessa azione l’attaccante prima centra il palo, poi cade nelle provocazioni di Burdisso e lo colpisce con un abbozzo di testata. Dopo il silent check e la Video Assistant Referee arriva la decisione di Giacomelli: niente rigore per la Lazio (ritenuto involontario il tocco col braccio dello spagnolo) e rosso per Immobile.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, Simone Inzaghi non si è placato e ha continuato nelle sue proteste: “E’ uno scandalo – ha urlato il tecnico – e l’hanno pure rivista”.
Già a fine primo tempo, Luis Alberto, intervistato da Premium, se l’era presa con l’arbitraggio: “E’ incredibile, anche dopo quello che è successo con la Fiorentina. Il rigore è nettissimo, è mano di Iago Falque. Burdisso ha detto che Ciro non l’ha toccato ma l’arbitro può fare tutto: così non si può giocare a calcio. Siamo penalizzati, sono successe cose contro di noi in molte partite, forse non piace che la Lazio sia quarta”. Già contro la Fiorentina, la Lazio aveva protestato veementemente dopo il pari in extremis viola, con un rigore di Babacar assegnato dalla Var.
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