Nuovo derby, storia vecchia. L’Inter batte ancora il Milan e vince la quinta stracittadina consecutiva: è record per Simone Inzaghi. Nessun allenatore era infatti mai riuscito a portare i nerazzurri a una striscia positiva così lunga nel confrontano con i rivali, salutati dalla Curva Nord al coro di “non vincente mai”. A San Siro il primo derby della Madonnina di questa stagione finisce infatti sul risultato di 5-1: dopo un primo tempo tutto a tinte interiste, il breve risveglio milanista del secondo tempo, firmato dal solito Leao, non basta alla squadra di Stefano Pioli, troppo spesso completamente preda degli avversari. Brilla Marcus Thuram: lasciati da soli ad affrontare la progressione del francese e di Lautaro, Thiaw e Kjaer collezionano dribbling subiti e sverniciate in velocità.
Brilla Henrikh Mkhitaryan: tutti vogliono Frattesi, che nel finale troverà pure il suggello personale, Inzaghi lascia in campo il suo fedelissimo per 90 minuti – a San Sebastian potrebbe arrivare la sua prima panchina stagionale – e l’armeno risponde con una doppietta, quella che apre le marcature e mette in discesa il finale di stagione. Brilla, nel complesso, l’Inter: la prima rete subita in questo campionato è solo un dettaglio, i nerazzurri hanno più punti di tutti, più gol fatti, meno gol subiti e trasmettono una sensazione di solidità impressionante. Non era mai successo che il derby di Milano si giocasse tra due squadre al primo posto a pari merito, adesso i nerazzurri scappano via, capolista solitaria che si lascia alle spalle un Diavolo frenato dalle assenze in difesa ma anche molto meno bello e convincente di quanto non fosse sembrato in questi primi scampoli di Serie A.
Thuram giganteggia in un primo tempo senza storia. Il derby parte forte, negli sfottò tra le curve ma anche in campo: al quinto minuto l’Inter è già avanti. Segna Mkhitaryan, che Inzaghi ha preferito a Frattesi: la rete nasce da due contatti molto duri fra Dumfries-Giroud e Thuram-Thiaw, entrambi giudicati regolari da Sozza. Thuram arriva sul fondo, ne nasce un batti e ribatti concluso dal tentativo di Dimarco che l’armeno devia oltre Maignan. Proteste del Milan, che non riesce a imbastire una reazione anche vagamente pericolosa: nonostante il possesso palla quasi sempre rossonero, il primo acuto arriva intorno alla mezzora con un’incursione in solitaria di Theo Hernandez. A rubare la scena è ancora Thuram: innescato da un traversone impreciso di Dumfries – a sua volta lanciato da Lautaro – il francese affronta palla al piede Thiaw, lo manda al bar e poi opta per il tiro alla Del Piero. Pallone nel sette alla sinistra di Maignan, a suggellare una prima frazione di gioco tutta a tinte nerazzurre. 2-0 all’intervallo.
Il Milan la riapre, Miki-Calha la chiudono. La novità della ripresa è la pioggia, che si abbatte a folate su San Siro. Pioli sostituisce Pulisic con Chukwueze, a riaprire il match ci pensano i soliti noti: Giroud si stacca dalla marcatura di Acerbi e fa correre Leao. Bruciato Darmian, il portoghese fredda Sommer, firmando il 2-1 che rimette tutto in discussione. Il Diavolo crede alla rimonta, è ancora Mkhitaryan a chiudere la porta: Frattesi – subentrato a Barella, mentre San Siro tributava la standing ovation a Thuram – cambia gioco per Latuaro, che agevola l’inserimento dell’armeno. Doppietta e 3-1, con Pioli che si gioca anche la carta Okafor. A chiudere le danze ci pensa l’ex Cahanoglu: Theo stende Lautaro, dal dischetto si presenta il turco che spiazza Maignan e manda in visibilio la Curva Nord. Nel finale, l’incursione di Frattesi ad arrotondare ancora di più il risultato per i padroni di casa. Lo riporta TMW
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