Durante un intervento ai microfoni di Lady Radio, l’intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha espresso un giudizio molto critico sulla stagione della Fiorentina e sulla gestione di Raffaele Palladino, all’indomani dell’eliminazione dalla Conference League per mano del Betis Siviglia.
“Nelle ultime due settimane abbiamo perso a Roma e siamo usciti mestamente dalla Conference. Non ce la faccio più a sentire che abbiamo onorato la maglia: chi è più forte vince, e il Betis ci ha battuto senza nemmeno un centravanti. Il Betis non era irresistibile, ma ha avuto tre giocatori determinanti: Isco, Antony ed Elzzazouli . E anche se fossimo arrivati in finale, ci saremmo trovati contro il Chelsea di Maresca: sarebbe stato comunque durissima.
A Firenze è da sei anni che si vive di improvvisazione. E anche sulla questione stadio abbiamo sbagliato tutto. Parlare di ‘sold out’ quando avevamo solo 22mila posti disponibili è fuorviante. Io avrei spostato le partite europee in un altro impianto, come già fatto per i Mondiali del ’90. Anche la gestione dei settori ospiti è stata discutibile: era prevedibile che con certe tifoserie europee potessero nascere problemi, e non si può mettere la Curva Fiesole accanto al settore ospiti.
Non cerco alibi per chi fa il mestiere più bello del mondo. Ma ai supplementari con De Gea in porta, bisognava portarla ai rigori. Ha sbagliato l’intera preparazione e la gestione del gruppo: nessun giocatore è migliorato. Mandragora era già forte, Kean doveva esplodere per forza a 25 anni, altrimenti era finito. E Gudmundsson è regredito in maniera evidente”.