Ai microfoni di ‘DAZN’, nel corso dell’intervista realizzata per il format “Piedi x terra” che sarà disponibile in versione integrale a partire da mercoledì 8 gennaio, il centrocampista italiano si guarda indietro e racconta i suoi primi passi nel mondo del calcio:”Nella mia carriera calcistica nel settore giovanile non sono mai stato uno di punta, son sempre stato un ragazzo non visto come uno che doveva arrivare. Sono sempre stato piccolo fisicamente, dovevo entrare nella fase dello sviluppo e quando la Fiorentina mi ha detto che non potevo più stare lì per motivi tecnici io sono andato via, ma con lo stesso entusiasmo sono andato all’Entella”.
Zaniolo non riusciva a convincere lo staff tecnico e quindi a trovare spazio, arrivando anche a dubitare delle proprie qualità:
“Là sono arrivato in ritardo a preparazione quasi finita, non ho giocato le prime quattro partite. Mi misi a piangere dicendo a mio padre che se non giocavo neanche lì dovevo cambiare sport o dedicarmi ad altro, pensavo di non avere le qualità giuste”.
Poi la scossa del padre e quella settimana di allenamento che segnò una vera e propria svolta nella sua carriera:
“Mio padre mi disse questa cosa, che mi ricorderò sempre: ‘prova a fare l’ultima settimana a mille per non avere rimorsi’. Io l’ho fatta, poi ho giocato con il Palermo e non sono più uscito”.
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