
L’allenamento di ieri mattina ha segnato l’inizio della missione Basilea. Facce concentrate, poca voglia di scherzare. Vincenzo Italiano ha radunato tutti al centro del campo prima della seduta. Facile intuire cosa abbia detto ai suoi calciatori. D’altra parte il tecnico viola è in clima partita da domenica sera. Già dopo la sfida contro l’Udinese lanciò un monito chiaro: «Chi non mi assicurerà il massimo fisicamente e mentalmente non metterà piede in campo a Basilea». Si riparte dunque da qui e dalla consapevolezza di aver ‘risparmiato’ diversi minuti ai suoi fedelissimi nell’ultimo impegno di campionato. Terracciano tornerà in porta, con lui Dodò si riprenderà la fascia destra e Biraghi presidierà quella mancina. In mezzo consueto ballottaggio aperto.
La gara d’andata insegna che pure Ranieri ha le sue chance di giocare. In vantaggio Milenkovic (squalificato all’andata), potrebbe far coppia con Igor. In mediana zero dubbi: Amrabat e Mandragora torneranno a guidare la Fiorentina. Il marocchino è rimasto in panchina contro l’Udinese, l’ex Toro ha giocato mezzora. Nelle ultime ore sono aumentate le chance di Castrovilli, reduce da una prova da migliore in campo contro l’Udinese. Possibile però che Italiano se lo tenga per il secondo tempo. La maglia del trequartista sarà sulle spalle di Bonaventura. Impossibile fare a meno di Jack in una serata così complicata e importante. I suoi inserimenti saranno fondamentali per provare a scardinare la difesa di Vogel. Al centro dell’attacco ci sarà Cabral (dovrebbe stringere i denti), mentre sugli esterni spazio a Ikoné e Gonzalez. Proprio da quest’ultimo Italiano si aspetta una prova da leader tecnico. Nelle ultime uscite ha faticato, domani e nella finale di Coppa Italia servirà un Nico versione Poznan, dove alla vigilia promise una prestazione di livello e dove in campo fece la differenza già dopo pochi minuti favorendo il gol di Cabral dopo aver colpito il palo. L’ago della bilancia dei sogni viola è proprio lui. Lo scrive La Nazione.