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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Rocco e l’incontro con Chiesa per il rinnovo. Possibilità di perdere 60 milioni? Rocco non ci sta
Rassegna Stampa

Rocco e l’incontro con Chiesa per il rinnovo. Possibilità di perdere 60 milioni? Rocco non ci sta

Redazione

25 Ottobre · 13:43

Aggiornamento: 25 Ottobre 2019 · 13:43

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Arriva il presidente Rocco e non è più tempo di attese. Se per il centro sportivo è fatta, se per lo stadio si è aperta una via e comunque si può lavorare con un pizzico di calma, per il giovane talento viola è giunto il momento di stringere i tempi. Occorre chiarezza, assoluta e pressoché immediata. Commisso ha mantenuto la promessa fatta (e non era affatto facile) trattenendo Chiesa in estate. Molti nel mondo del calcio non avevano dubbi: «Andrà sicuramente alla Juve».

Ma Rocco ha mantenuto la sua parola. E non sono stati affatto giorni facili, negli Usa, durante la tournée, quando si udivano scricchiolii preoccupanti. Ma Commisso è uomo che non traballa.

Poi sono venuti i giorni… sospesi. Federico è stato come sempre un indiscutibile professionista. Ha lavorato, ha trovato una buona condizione nonostante gli ultimi fastidi della pubalgia, ha giocato lottando sempre come un toro scatenato. Allora il ds Pradè ha fatto la scelta più logica: temporeggiare. Affinché il ragazzo si rendesse conto della nuova aria che cominciava a tirare nella Fiorentina. Che si affezionasse al gioco nuovo di Montella, ai compagni come Ribery, Caceres e Castrovilli. Affinché si rendesse conto che la nuova proprietà viola ha progetti molto importanti.

Dunque attesa. Nessun incontro con Federico o famiglia, silenzio. Idem il giocatore, taciturno, con la testa spesso bassa come quando vola sul campo. Mai un intervista, mai una anticipazione sul suo desiderio. Mai che abbia detto o accennato a concetti del tipo “Fiorentina per anni”.

Corretto, assolutamente corretto, ma muto.

Ma adesso siamo a novembre e non si può più attendere. Il ragazzo voleva la difesa della sua società dopo le accuse successive alla gara con il Brescia e l’ammonizione (con multa) per simulazione. E Barone non ha fatto mancare la difesa del campioncino viola.

Formalmente nessun problema, ma adesso ci vuole Rocco Commisso. Fast fast fast è da sempre lo slogan del proprietario viola. Velocità per tutto, anche per il futuro del giocatore più importante del club viola. Il progetto Fiorentina Due non può fare a meno di sapere, oggi, cosa succederà di Chiesa domani. E’ vero che Commisso può andare avanti con il contratto in essere, fino al 2022. Sapendo che così facendo getterebbe via una piccola fortuna di 50-60 milioni di euro. Può anche permetterselo.

Ma ha senso? No, perché sia Federico che la Fiorentina devono sapere oggi quale potrà essere la squadra viola di domani.

E Pradè deve sapere come immaginare e iniziare a costruire la prossima storia viola. Oggi si sta attraversando, per sua stessa aff ermazione, l’anno di transizione, ma fra poco inizierà la costruzione della stagione del grande rilancio. Con Chiesa o con i soldi che arriveranno dalla sua cessione? Ecco la grande partita che può giocare solo Commisso. Faccia a faccia, spiegando a Federico il suo progetto e ascoltando la sua risposta. E da oggi ci sarà il fischio d’inizio.

Corriere dello Sport

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