Diciamolo piano. Ma diciamolo. La Fiorentina sta diventando una squadra vera. Con i suoi limiti, sia chiaro, ma in crescita costante e sempre più dentro al campionato. Quello col Toro, in questo senso, era un esame importante, e i viola l’hanno superato alla grande. Un 3-0 bello, pieno. Terzo successo consecutivo, e settimo posto (alla pari col Milan) agganciato. Oggi, sarebbe Europa. Anche la partita di ieri ha messo in evidenza più di un limite. La difesa balla sempre un po’ troppo e, una volta trovato il vantaggio, questa squadra fatica a gestirlo.
Si abbassa, non gestisce il possesso, e sbaglia tanto tecnicamente. Capita allora che in avvio di ripresa, da un pallone perso sulla trequarti offensiva, nasca un contropiede del Toro e che solo la traversa (la seconda, dopo quella colpita da Moretti subito dopo l’1-0) impedisca a Niang di trovare il pari. Segnali, comunque. È presto, ancora. E perdere l’equilibrio sarebbe peccato mortale. Per ora, però, è giusto godersela. Ed è giusto cavalcare un’onda che, col vento dell’entusiasmo che soffia forte e con un pizzico di buona sorte, può davvero portarti lontano. Magari, anche in Europa.
La Repubblica