
Federico Chiesa (Juventus F.C.);
March 09, 2023 Turin, Italy – sport, calcio – Juventus vs SC Freiburg – UEL 2022/2023 – Round of 16 – Juventus Stadium. In the pic: Federico Chiesa (Juventus F.C.);
Si apre una settimana decisiva per capire se la Fiorentina l’anno prossimo giocherà in Europa oppure no. Decisiva sarà la Juventus, stavolta non in campo, ma nelle aule dei tribunali della Uefa: in attesa della sentenza definitiva prevista per i primi di luglio, in questi giorni si capirà però se la memoria difensiva della società bianconera avrà fatto effetto anche a Nyon oppure se, in caso di estromissione della Juventus dalla Conference, ci sarà spazio per un ripescaggio della Fiorentina. La vicenda è complessa, si gioca in punta di diritto e regolamento e gli scenari possibili sono diversi. Il primo: Juventus ammessa
alla Conference ma punita con limitazioni al mercato, blocco delle liste e grossa sanzione pecuniaria. Il secondo: la Uefa esclude i bianconeri per violazione del far play finanziario con la massima punizione possibile, l’estromissione dalla Conference. In quel caso i viola sarebbero ripescati. Negli ultimi giorni è poi emerso un terzo scenario, molto complesso, in cui è la Juventus, attraverso una memoria difensiva, che si dimostra disponibile (una sorta di patteggiamento) a rinunciare alla Conference. In questo caso però, la strada per il ripescaggio per la Fiorentina non sarebbe scontata, anzi: il regolamento di iscrizione alla Conference prevede che, se una società si rifiuta di partecipare alla competizione, essendosi qualificata per meriti sportivi e avendo ottenuto la licenza dall’organo nazionale competente, nessun’altra società della stessa federazione può
essere iscritta al suo posto. Dunque, niente Europa per la Fiorentina. Nei giorni scorsi ci sono stati contatti esplorativi tra dirigenza e delegati a Nyon e i dirigenti sarebbero stata rassicurata che in caso di forfait della Juventus ci sarebbe comunque un’italiana in gioco, in questo caso proprio la Fiorentina. In sintesi la Uefa ha fatto capire alla società viola che il proprio regolamento potrebbe essere rivisto. Lo scrive La Repubblica