Buon giocatore, di gamba e piede non male, tanto da trovare spesso la via del gol. D’altra parte la società aveva promesso una squadra più italiana. Cosa non facile. Saponara, Sportiello e poi però un sacco di stranieri, perché all’estero è più facile fare tutto e gli italiani buoni costano un botto. Ma per Benassi bastava fare l’offerta giusta e così Pantaleo da Vernole si è asciugato il sudore sulla fronte con un gesto di soddisfazione che da un bel pezzo non riusciva a fare. Più di cinque anni, parlando di acquisti, perché la sua specialista è vendere e per questo è stato richiamato a Firenze dall’amico Cognigni dopo aver perso la poltrona a Bologna. Buon affare, Benassi. E anche il tifoso ha vissuto la sua giornata di mezza serenità dopo giorni e giorni di mezza disperazione. La beffa dell’affare Mor ha disorientato un po’ tutti. Serviva qualcosa di buono, per calmare il tecnico, dare un segnale al tifoso depresso, dare ai media una notizia che non fosse una cessione eccellente o un acquisto poco conosciuto.
Benedetto Ferrara, La Repubblica