Mai come in questa settimana in casa Fiorentina si è percepita la determinazione nel voler portare a termine la prima impresa al cospetto di una big. Il successo di Verona, che ha fatto seguito alla scorpacciata di gol con il Braga e al pari in rimonta sull’Empoli, ha aumentato in modo esponenziale la fiducia dei viola, che con una rosa quasi al completo (stasera l’unico assente sarà Terzic) ha avuto l’opportunità di preparare al meglio la sfida con il Milan, crocevia di una stagione che può permettere alla squadra di Italiano di recitare ancora un ruolo da protagonista in campionato. Ecco perché contro i rossoneri (primo di cinque match nello spazio di quindici giorni) non verranno fatti calcoli ma scenderà in campo il miglior undici possibile, che ricalcherà in buona sostanza la squadra che a inizio settimana è tornata al successo in trasferta senza subire gol.
A cominciare dal modulo, che dovrebbe essere impostato di nuovo sul 4-2-3-1 con due ex della sfida in campo dal 1’. Davanti a Terracciano spazio a Dodo e Biraghi sulle fasce, con Martinez Quarta e con tutta probabilità Igor a comporre il tandem dei centrali: nonostante Milenkovic si sia del tutto ripreso dai problemi agli adduttori, il serbo sembra destinato a partire ancora dalla panchina. In mediana il tandem sarà costituito da Amrabat e Mandragora mentre sulla trequarti pare essere tornato il momento di Bonaventura, tenuto a riposo a Verona e pronto a giocare come perno centrale di un terzetto che sarà rifinito da Gonzalez e Saponara, che parte in discreto vantaggio rispetto a Ikoné e Kouame. Zero dubbi infine sulla punta di riferimento: toccherà di nuovo a Cabral. Lo scrive La Nazione.