Un altro passaggio dell’intervista di Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina a SportWeek:
Toni è stato il più forte centravanti che ha allenato?
«In fase realizzativa, sì. Come potenzialità complessiva Adriano gli era superiore, ma non ha avuto la testa giusta. A Firenze Toni l’ho voluto io. Gli dicevo: “Non venire incontro, pensa solo a chiudere l’azione”».
Vlahovic potrà mai diventare come Toni?
«È presto per dirlo: ha vent’anni, molti se ne dimenticano. Toni ne aveva 27 e parecchi campionati alle spalle quando arrivò qui. Mi chiedono perché Vlahovic giochi. Gioca perché io ragiono da contadino: semino e raccolgo quello che semino. Oggi ho questi giocatori e per me sono fortissimi».