Una prima pagina che contiene un biglietto di sola andata per Atene. Tanto strana quanto bella la storia che ha riguardato nelle ultime tre settimane l’attaccante angolano: finito ai margini per problemi personali (ma non è escluso che possa aver inciso qualche ritardo agli allenamenti), negli ultimi 114’ in campo spalmati su tre gare – le due col Bruges e quella col Verona – l’ex Spezia ha messo a referto un gol, un assist e si è procurato il rigore decisivo per la qualificazione europea. A colpire, in particolare, è la testa con la quale Nzola è entrato in campo nelle sfide in cui è stato chiamato a dare il suo contributo a partita iniziata: un linguaggio del corpo che ha certificato la sua voglia di sentirsi finalmente importante per un gruppo che lo ha aspettato a lungo. E chissà che il novello mister Wolf – colui che risolve i problemi viola – non possa riscrivere grazie a queste prestazioni un futuro a Firenze che sembra già scontato. Lo scrive La Nazione.
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1 commento su “Nzola adesso è un altro, la testa è cambiata: vuole riscrivere la sua storia alla Fiorentina”