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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Nazione: “Terracciano? Che flop! Martinelli destinato a diventare il secondo portiere”
Rassegna Stampa

Nazione: “Terracciano? Che flop! Martinelli destinato a diventare il secondo portiere”

Redazione

6 Dicembre · 09:09

Aggiornamento: 6 Dicembre 2024 · 09:09

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Le riflessioni in casa viola sulle gerarchie tra i pali sono riprese

La sensazione è che, in porta, la Fiorentina sia destinata presto a cambiare le sue gerarchie. Sarà un processo di secondo piano, che riguarderà la gestione delle sole sfide di Conference (l’unica competizione alternativa al campionato che resta) ma che potrebbe rappresentare una cesura con il passato. Sia chiaro, De Gea non rischia il posto: le prestazioni dell’ex United sono state strabilianti e solo un folle potrebbe mettere in discussione quello che è diventato un leader tecnico e carismatico. 

Il discorso è semmai riferito a Martinelli e a colui che era stato ribattezzato come l’«uomo di Coppa», ovvero Terracciano, la cui prova tra luci e ombre con l’Empoli ha acceso un campanello d’allarme sul suo conto. I numeri che riguardano De Gea e Terracciano, se confrontati, portano a una conclusione: basandosi sul contatore PSxG (il coefficiente che calcola la possibilità per un avversario di far gol dopo aver calciato), si nota come lo spagnolo abbia salvato almeno 5 reti, laddove invece l’italiano abbia colpe in almeno 3 gol incassati. Non solo: le stesse cifre chiariscono che anche a livello difensivo la Fiorentina rende meglio quando in porta c’è DDG rispetto a quando c’è il numero 1: il dato che tiene conto di quanto la retroguardia subisca in media a partita premia la linea che opera quando in porta c’è il gigante iberico (0,20) rispetto a quando gioca Terracciano (0,33). 

Ecco perché le riflessioni in casa viola sulle gerarchie tra i pali sono riprese e non è un caso che Palladino si sia affrettato a dire che in occasione della gara con il Lask spetterà a Martinelli andare in porta. Il classe 2006 (a cui era stato promesso di giocare con l’Empoli, salvo cambi di programma dovuti alla gestione psicologica post-Bove) è un talento su cui la Fiorentina crede (il prolungamento fino al 2029 ne è la riprova) e il sentore è che, da gennaio, possa essere il prodotto del vivaio a diventare in via definitiva il vice De Gea. Lo scrive La Nazione. 

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