Malagò ha anche parlato della legge sugli stadi. “Quella attuale, al di là di cosa se ne pensi, non ha prodotto risultati perché in nessun caso si è riusciti a portare a compimento l’operazione. Tutti i nuovi stadi sono stati costruiti o ristrutturati prima della legge”. Insomma, bisogna sciogliere evidentemente ancora dei passaggi per poter compensare le operazioni più virtuose. Sia l’intervento sulla pubblicità delle scommesse sia quello degli stadi dovrebbero comunque far parte della terza fase, quella della “ripartenza” sperando che questa parola, mai così pronunciata, possa diventare presto realtà. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.