L’assoluzione di Albert Gudmundsson pilastro della Nazionale islandese e della Fiorentina dalle accuse di “cattiva condotta sessuale” è soltanto una delle sue tante vittorie, sicuramente fra le più prestigiose. Ma non sarà la sentenza del tribunale distrettuale di Reykjavík a consacrare Vilhjálmur H. Vilhjálmsson, detto Villi, l’avvocato che ha difeso l’attaccante 27enne in un processo che avrebbe potuto segnarne carriera e vita, visto che la legislazione islandese prevede pene fra 1 e 16 anni nei casi di violenza sessuale comprendenti molestie, aggressioni e stupro. In patria Vilhjálmsson è quasi una celebrità, una sorta di Saul Goodman, il famoso azzeccagarbugli di Breaking Bad e dello spinoff Better Call Saul.
Basti pensare che in queste ore si sta parlando più del vistoso cappotto con cui si è presentato in aula che della sentenza in sé. Nella bio del suo profilo Instagram sono citate due città, Reykjavík e Napoli, la sua seconda casa, il posto del cuore fuori dall’Islanda. Vilhjálmsson, detto “Villi”, vi si reca spesso, fra una gita in barca a Ischia, un soggiorno a Positano, un selfie con De Laurentiis o al Maradona e un giro in moto sui sampietrini di Via Dei Mille. A differenza di Gudmundsson, in serie A non ci è arrivato nella sua carriera da calciatore, che comunque lo ha portato a collezionare una ventina di presenze nella massima serie islandese. Un suo vecchio compagno di squadra, un certo Einar Örn Birgisson, fu assassinato a martellate nel 2000 dal proprio socio d’affari. Una tragedia che lo ha segnato e alla quale ha confessato di pensare tutti i giorni.
Dopo la carriera da calciatore, si è iscritto a legge. Ha terminato il percorso di studi, si è laureato, ma ha dovuto rifare tutto due volte a causa di una revoca legata alle accuse di plagio della tesi. Dal 2007 ha un suo studio legale che, come si legge sul sito ufficiale, fornisce servizi in tutte le aree del diritto, con specializzazione nel diritto alla privacy e tutela della reputazione. Negli anni ha difeso molti uomini islandesi denunciati per reati sessuali, tanto da diventare uno dei nemici giurati delle associazioni femministe islandesi.
Look tamarro, occhiali da sole sempre presenti, braccia tatuate. In passato Villi ha dichiarato di riuscire a sollevare 100 chili alla panca piana durante i suoi tanti allenamenti in palestra, salvo poi correggersi e ridimensionarsi intorno agli 80 in seguito ai dubbi sollevati da alcuni appassionati. Ma non si è abbattuto, anzi: “Questo errore mi ha motivato a fare meglio, adesso il mio obiettivo è riuscire a sollevare 100 chili entro l’estate”, ha aggiunto, facendo sue le parole di Denny Crane, altro potente avvocato americano di una serie tv: “Never lost, never will”, mai ho perso e mai lo farò. A riportarlo è il Corriere dello Sport