Oggi il Maccabi Haifa (campione in carica d’Israele e in lotta anche quest’anno per confermarsi) è il club più tifato in patria, con uno spirito multiculturale che racchiude al suo interno anche calciatori arabi. Se è vero che tutta la rosa del Maccabi vale meno del cartellino di Nico Gonzalez, è altrettanto vero che la Fiorentina dovrà prendere con le molle Pierrot e compagni. E qui veniamo alla doppia sfida sul campo. Sicuramente imprevedibile. Giusto definirla così, anche perché inquadrare il Maccabi tatticamente non è semplice. I match analyst di Vincenzo Italiano si saranno scontrati con una realtà camaleontica, capace di adattarsi all’avversario di turno e alle difficoltà delle varie partite.
Ultima sconfitta a fine gennaio, Dego ha un sistema di gioco collaudato che può variare tra il 4-3-3 e il 3-4-2-1. In mezzo una serie di varianti da utilizzare all’occorrenza. L’idea di base è un blocco basso con una serie di calciatori pronti a ripartire. In linea di massima è quel che può dare maggior fastidio alla Fiorentina (prendete ad esempio il secondo tempo di Empoli), poi è chiaro che il livello e la qualità degli interpreti stabiliscano il grado di pericolosità. Lo riporta La Nazione.
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