Questa mattina La Nazione torna a parlare di Kalinic e dell’offerta dalla Cina. Questo l’articolo di Riccardo Galli:
Sembra una scherzo. Ma non lo è. Anzi. Il Tianjin Quanjian, sì proprio il club che ha a lungo corteggiato Kalinic, ha (solo) sfiorato la clausola rescissioria e alla fine ha incassato il ’no, grazie’ dello stesso croato, il Tianjiin, appunto, nelle prossime ore farà tappa in Toscana mercoledì pomeriggio. Più esattamente a Pisa dove giocherà un’amichevole contro i nerazzurri. Viene facile pensare che il club cinese ritenti un ultimo assalto a Kalinic.
Roba da fantacalcio potrebbe essere la prima considerazione, ma visto che il mercato cinese è ancora aperto (fino al 28 febbraio) e che di milioni di euro, il Tianjin ne ha moltissimi a disposizione, escludere a priori che l’assalto a Kalinic possa avere un appendice, sarebbe solo un errore. E’ stato lo stesso allenatore, Cannavaro, giorni fa a ribadire che l’attaccante croato è sempre la prima scelta per rinforzare l’attacco e così, viene facile immaginare che sia lui in modo diretto, o magari attraverso il mediatore-manager, Lippi junior, il club cinese punti a ribussare alla porta della Fiorentina. Magari con un assegno pari ai 50 milioni che poi è la cifra che il club di Della Valle ritiene giusta per far partire il croato.
Scenario questo che evidentemente qualche preoccupazione sembra destarla anche nelle stanze della società viola, visto che lunedì scorso, Corvino, a margine della presentazione di Saponara, ipotizzando un blitz di mercato a firma dei cinesi, prima della fine di febbraio, e con i 50 milioni in mano, ha detto: «Se dovesse arrivare una proposta che combacia con la clausola rescissoria? Mi auguro che anche in questo caso Kalinic sia un uomo vero, proprio come lo è stato quando ha preso la sua prima decisione davanti alla proposta cinese». La parola, insomma, torna al croato, che di certo, mercoledì sera farà di tutto per evitare i paraggi di Pisa, dove invece, c’è da scommetterlo si dirigeranno addetti ai lavori e curiosi di sapere se per la Fiorentina, l’appendice del mercato cinese avrà strascichi pericolosi. La sensazione, comunque, rimane che Kalinic abbia pochissima voglia sulla scelta annunciata appena un paio di settimane, mentre tutto (magari davanti a una proposta europea) potrebbe tornare d’attualità la prossima estate quando sarà il mercato italiano a riaprire i battenti.