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La Fiorentina, Pjaca, Sturaro e la Juventus. Ecco lo stato della trattativa, il croato vuole solo la maglia viola
Rassegna Stampa

La Fiorentina, Pjaca, Sturaro e la Juventus. Ecco lo stato della trattativa, il croato vuole solo la maglia viola

Redazione

31 Luglio · 08:41

Aggiornamento: 31 Luglio 2018 · 08:41

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Conferme, bluff e attesa. Sempre così, figuriamoci di fronte ad una trattativa complessa che comporta un affare di primo piano come il trasferimento di Marko Pjaca tra Juventus e Fiorentina. La Juventus vuole cederlo, la Fiorentina vuole prenderlo, il calciatore ha detto da tempo sì a Firenze: sembrerebbe tutto semplice e invece così non è, perché c’è sempre un intoppo.

Le conferme all’apertura da parte della società bianconera nei confronti di quella viola sta nell’incontro di ieri a Milano tra Fabio Paratici e Pantaleo Corvino, i rispettivi uomini mercato. Difficile immaginare che la Fiorentina si sia presentata all’appuntamento senza la convinzione di avere notizie diverse da quelle che non più tardi di una settimana fa l’avevano indotta ad abbandonare di fatto la trattativa per Pjaca.

Ovvero, che la Juventus rinunciasse all’obbligo di riscatto fissato a 22 milioni a ne stagione per il trasferimento del 23enne croato a Firenze, oppure invertendo i fattori ma non modificando il risultato, la Juventus accettasse il prestito con diritto di riscatto senza oneri aggiuntivi che era e rimane l’unica condizione possibile per la Fiorentina di percorrere la strada che porta a Pjaca. E, sempre non a caso, lo stesso Pjaca, pur di mantenere fede alla parola data continua a rifiutare altre proposte in mezzo alle difficoltà di una trattativa che passa sopra la sua testa, perché ha anteposto la Fiorentina a tutto e tutti e difatti l’apertura era stata comunicata anche all’entourage del calciatore.

In questo contesto è andato in scena l’incontro di ieri sera, ma qualcosa evidentemente non ha girato per il verso giusto: la Juventus ha sostenuto la necessità di applicare l’obbligo di riscatto ad una cifra molto inferiore rispetto ai 22 milioni in origine e, soprattutto, rispetto a quella del prestito oneroso con diritto di riscatto (seconda ipotesi avanzata), chiudendo all’articolata proposta nella logica bianconera di monetizzare seguendo una strada che prevedeva il prestito semplice di Pjaca accompagnato dalla cessione in via denitiva di Sturaro per una cifra (da ridiscutere) intorno ai 15 milioni.

Corvino, con una coerenza netta e immutata per logiche societarie di budget, ha sempre subordinato la realizzazione del trasferimento alle condizioni sopra riportate del prestito con diritto di riscatto senza esborso economico, forte appunto del sì reiterato da parte dell’attaccante ex Dinamo Zagabria e di conseguenza è rimasto sulle posizioni conosciute e mai modi cate.

Cosa rimane del colloquio? Da un lato ci sono le esigenze della Juventus, dall’altro quelle della Fiorentina che, va ribadito, ha la preferenza di Pjaca in un naturale gioco delle parti: forse siamo tornati al via, forse no. Fatto sta che se Juventus e Fiorentina continuano comunque a parlarsi signica che esiste ancora la volontà di arrivare ad un punto di comune accordo, ma a queste condizioni è chiaro che per sbloccare davvero la questione serve che la Juventus faccia un passo in avanti verso la Fiorentina.

Corriere dello Sport Stadio

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