Partiamo da un dato di fatto: Nicolò Zaniolo, domani pomeriggio, sarà squalificato in quanto ha rimediato un cartellino giallo sotto diffida durante Fiorentina-Lecce. Di conseguenza ci si aspettava che giovedì ad Atene avrebbe giocato dal primo minuto. E invece ecco un altro dato di fatto: l’ex Roma non ha messo piede in campo (neppure a partita in corso). Il che è parso strano considerato il valore della trasferta di ieri l’altro, una gara che avrebbe potuto indirizzare l’ottavo di finale e che invece, nonostante il risultato a favore del Panathinaikos, si deciderà la prossima settimana allo stadio Artemio Franchi in occasione del ritorno. Peraltro, ad Atene, con Zaniolo in panchina, ha giocato Beltran, al quale molto probabilmente toccherà fare gli straordinari al Maradona.
Tornando all’attaccante toscano, ci si aspettava un inizio diverso della sua seconda avventura in maglia viola. Il classe ’99 era un pallino del direttore sportivo Daniele Pradè, che infatti non ci ha pensato due volte ed è tornato su di lui a gennaio, dopo averlo cercato in estate. Tuttavia con oggi sono già passate quattro settimane e cinque giorni dal suo acquisto, e ancora non si è percepita l’incidenza di un giocatore che evidentemente non è supportato da una condizione accettabile. Altrimenti l’allenatore lo avrebbe schierato tra i titolari allo Spyros Louis o gli avrebbe concesso almeno uno spezzone di gara. Tanto più che – ripetiamo – non sarà convocabile a Napoli, e che quindi riposerà fi no a giovedì prossimo.
Dal canto suo Raffaele Palladino ha motivato la scelta di escludere Zaniolo adducendo la giustificazione che il ragazzo era in sovraccarico: «Nicolò ultimamente ha giocato tanto – le parole del tecnico – e avevo l’idea di metterlo nella ripresa». Cosa che non è successa perché la partita si è rivelata più dura del previsto: «La gara si è fatta sporca e con tanti duelli. Nicolò però è a disposizione, ha sempre fatto bene». L’allenatore infine ha tenuto a ribadire la propria alta considerazione nei confronti del venticinquenne nato a Massa: «Ha la mia fiducia e quando entrerà in campo dimostrerà il suo valore». Eppure l’estromissione di giovedì stona.
Dunque la sfida di ritorno contro i greci ci dirà tanto della situazione di Zaniolo, che se venisse tagliato fuori ancora una volta farebbe scattare una campanello d’allarme non indifferente. La Fiorentina ha fatto un investimento notevole per accaparrarselo e adesso vuole risposte. Non sempre il calciatore è stato messo nella condizione ideale di esprimere le proprie qualità, ma questo non può essere un alibi. Spetta a lui dimostrare di essere ancora quel fantasista in grado di cambiare le partite con una giocata, cosa che fi no a questo momento non si è verificata. Né a Firenze né a Bergamo. Al di là delle spiegazioni, la scelta di non impiegarlo col Panathinaikos fa tanto rumore. L’ex Roma ha tre mesi di tempo per sconfessare tutti. Lo scrive il Corriere dello Sport