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Izzo condannato a 5 anni di carcere per calcio scommesse e criminalità in associazione mafiosa
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Izzo condannato a 5 anni di carcere per calcio scommesse e criminalità in associazione mafiosa

Redazione

4 Maggio · 18:42

Aggiornamento: 4 Maggio 2023 · 18:45

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Il difensore del Monza Armando Izzo, coinvolto in un caso di calcioscommesse e criminalità organizzata, è stato condannato a cinque anni di reclusione dalla VI sezione penale del Tribunale di Napoli per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. Nel corso della sua requisitoria il pm di Napoli Maurizio De Marco aveva chiesto per il giocatore napoletano classe 1992, in prestito al club brianzolo dal Torino dalla scorsa estate, 4 anni e 10 mesi. I fatti per i quali Izzo è stato condannato risalgono a quando militava in Serie B nell’Avellino: la partita al centro della vicenda giudiziaria è Modena-Avellino, disputata il 17 maggio 2014.

Condannati anche il cugino di Izzo, Umberto Accurso, capo del clan della Vinella Grassi di Secondigliano, e Salvatore Russo, ritenuto legato allo stesso clan, entrambi a un anno e mezzo. Per il sostituto procuratore De Marco, i fratelli Antonio e Umberto Accurso (vertici del clan Vanella Grassi), prima utilizzando come intermediario Salvatore Russo, e poi direttamente, avrebbero promesso e poi fatto avere un’ingente somma di denaro, 30mila euro, al giocatore Francesco Millesi, consegnata dal collega Luca Pini, per corrompere altri calciatori.

Secondo la Procura, Millesi avrebbe così esercitato la sua influenza su altri giocatori dell’Avellino per favorire la rete del Modena: questo era l’accordo. Antonio Accurso, sempre secondo gli inquirenti, per conto del clan scommise ben 400mila euro sulla rete realizzata dalla squadra che giocava in casa (il Modena), guadagnandone 60mila. Armando Izzo, infine, avrebbe accettato, a sua volta, la promessa di una somma di denaro, scrive il pm nei capi d’accusa “quale compenso al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione predetta”. L’accordo illecito, secondo quanto emerso dalle indagini, venne stipulato il 14 maggio 2014, tre giorni prima dell’incontro Modena-Avellino. Izzo è stato assolto, invece, dall’accusa di avere commesso illeciti dello stesso tenore contestati per la partita di calcio Avellino-Reggina, disputata il 25 maggio 2014 (stesso campionato). Lo riporta Sport Mediaset

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