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Italiano: “Vlahovic è gasatissimo, tutto a posto. Serve migliorare negli ultimi 20 metri”
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Italiano: “Vlahovic è gasatissimo, tutto a posto. Serve migliorare negli ultimi 20 metri”

Lisa Grelloni

16 Ottobre · 17:19

Aggiornamento: 16 Ottobre 2021 · 17:49

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Firenze, stadio A.Franchi, 21.09.2021, Fiorentina-Inter, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Oggi in conferenza stampa mister Vincenzo Italiano ha presentato la sfida di lunedì, Venezia-Fiorentina, che andrà in scena alle ore 20:45 al Penzo:

Come ha trovato i Nazionali da poco rientrati? I sudamericani come stanno? Vlahovic?

Abbiamo spostato l’allenamento a questa sera appunto per dar spazio e tempo ai sudamericani di recuperare, questo è il primo allenamento al completo. Gli altri sono arrivati un po’ prima. Rispetto alla gara contro l’Atalanta abbiamo qualche allenamento in più. Non è semplice per nessuno. Abbiamo dimostrato che sappiamo preparare bene le gare anche in pochi allenamenti. Vlahovic è carico, gasatissimo, arrivato con 3 gol fatti in Nazionale. È tranquillo quindi tutto a posto.

Secondo lei, l’umore dei tifosi nei confronti di Vlahovic è cambiato? Questa situazione anomala come si gestisce?

Io penso che dobbiamo tutti cercare di avere una squadra che riesca a fare il massimo in campo, per dare il massimo bisogna essere sopratutto sereni. Mi auguro che non ci siano problemi su questo aspetto, perchè avere tutti gli effettivi che pensano a dare il massimo per la squadra è fondamentale. Sono situazioni tra Vlahovic e la società, io sono protagonista in campo, su quello che dà il giocatore. Ha una fame impressionante, voglia incredibile, e atteggiamento fuori dal comune. Io posso solo sperare che questo avvenga da qui a quando sarò io l’allenatore e avrò la fortuna di allenare un giocatore così forte. I miei giudizi vanno solo verso il campo. Le cose stanno andando bene, forse ancor meglio del previsto. Con serenità si fanno le cose in grande.

È innegabile che Vlahovic si sia impegnato tantissimo, ma nelle ultime partite non ho visto tutti questi rifornimenti per lui, è qualcosa che deve essere migliorato nell’ultimo passaggio o è anche Vlahovic che deve fare di più?

È chiaro che piace a tutti avere i tre davanti che riescono ad avere tantissime situazioni di uno contro uno, tantissimi rifornimenti, si lavora per quello. Abbiamo fatto bene il primo tempo a Udine e contro il Napoli, quando abbiamo il predominio. Dobbiamo crescere e migliorare, per la mole di gioco ed i minuti che stazioniamo nell’aria avversaria, va fatto qualcosa in più, manca concretezza, dobbiamo essere vogliosi di determinare. Dobbiamo essere più efficaci e colpire.

Come ha studiato il Venezia? Che cosa c’è da temere con una squadra che sta sempre più migliorando?

Sono d’accordissimo, è una squadra che pian piano sta iniziando a prendere consapevolezza. Ci sono quelle 4/5 partite in cui devi prendere confidenza con la categoria. Nelle ultime gare hanno dimostrato compattezza, è una squadra che riparte a grande velocità con Johnsen, Henry, Okereke, ragazzi interessanti. Andiamo fuori casa, è sempre difficile imporsi. Sono dell’idea che le partite le fai diventare facili alla fine, all’inizio per me qualsiasi gara è pericolosa, dove ci sono i rischi. I serbi parlando con loro, hanno giocato con Lussemburgo ed Azerbaijan e non c’è stato nulla di facile.

Che tipo di rischi ci sono a giocare una partita dopo la sosta? Possiamo aspettarci una soluzione con quei giocatori rimasti qui?

Rispetto a Bergamo abbiamo qualche giorno in più per mettere dentro gli ultimi arrivati, situazione differente. Chi ha lavorato qui, ha fatto 15 giorni in funzione dell’avversario. Vediamo come arrivano gli ultimi, in che condizione sono, e valutiamo tutto. Per quanto riguarda l’Atalanta avevamo azzeccato scelte e cambi, tutto è andato per il verso giusto.

La sua squadra è andata meglio in trasferta, c’è una motivazione o ogni singola partita va valutata?

La nostra mentalità è uguale sia dentro che fuori, dobbiamo cercare di imporre quello che proviamo durante la settimana, penso sia qualcosa di casuale. Fuori casa siamo riusciti a Bergamo ad andare sul doppio vantaggio, con il Genoa uguale, bravi ad indirizzare quelle gare. Per le altre non abbiamo avuto la forza di andare oltre il minimo vantaggio. In ogni campo si va con la nostra identità, mi sta piacendo il nostro modo di appiccicare le gare. Bisogna sfruttare quei vantaggi. Essere una squadra che approccia in questo modo vuol dire che a livello mentale ci presentiamo bene. Poi è da migliorare negli ultimi 20 metri, nella gestione delle situazioni, nell’essere più svegli. Si può migliorare giorno dopo giorno e crescere.

Come sta la squadra? Milenkovic aveva avuto qualche acciacco in Nazionale… è al 100% Saponara? Ad ora sono out solo Dragowski e Castrovilli?

Milenkovic era andato via con un problemino muscolare e penso sia stato intelligente lui e lo staff a preservarlo e a non rischiarlo, quel periodo di riposo gli è servito, ha fatto tutto con i compagni. Saponara ha fatto ieri il secondo allenamento, non è al 100% vediamo oggi. Castrovilli sta ricominciando ora, è stato un brutto colpo per lui ma sta iniziando ad incrementare rispetto ai giorni scorsi.

A me hanno colpito le parole di Odriozola “La Fiorentina se la può giocare con le big e puntare all’Europa”. I suoi giocatori la pensano un po’ come lui?

A me fa piacere se i ragazzi hanno quest’ambizione, questa voglia di ottenere risultati importanti. Si percepisce per come si allenano, per come arrivano agli allenamenti, c’è voglia di fare bene e ottenere grandi risultati. Avere questa mentalità è bello, arriva detto da un calciatore del Real Madrid, anche lui percepisce qualità e entusiasmo. Contento che Alvaro abbia detto questa cosa.

Quanto le sta facendo piacere la crescita di Amrabat? Sapendo che non regala niente, quanto i due giorni in più di lavoro possono dargli la chance? Maleh?

Amrabat è un ragazzo che a partita in corso con quella grande forza, tatticamente molto intelligente, capacità di interrompere ogni azione dell’avversario ha dato una grandissima mano. Ora vediamo per lunedì. È arrivato rispetto all’ultima convocazione in anticipo, vediamo poi le scelte. Maleh è partito bene, ha dovuto anche lui adattarsi alla Serie A e ai nuovi gruppi, anche adattarsi ai compagni, tutti forti di una certa stazza, non è semplice abituarsi alla nuova categoria. Ora è in grandissima crescita, è un 98′ e mancino, in mezzo al campo può darti molte situazioni. Anche lì può crescere in consapevolezza e convinzione. Non voglio perdere per strada nessuno. Io devo cercare di sfruttare le caratteristiche di ognuno di loro.

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