Contro il Frosinone ha giocato la miglior partita alla Fiorentina da quando è arrivato a Firenze, stiamo parlando di Nzola che al netto delle tante occasioni da gol sprecate (per questo è finito nel mirino dei tifosi) nell’ultima partita di campionato si è mosso bene, ha dialogato con la squadra, è stato un punto di riferimento e una minaccia costante per la difesa avversaria grazie anche alla sua fisicità. A Frosinone si è anche costruito da solo alcune occasioni da gol, salvo poi sbagliare sempre la finalizzazione. Domani contro il Cagliari dovrebbe toccare anche una volta a lui, sarebbe la terza volta consecutiva in campionato, in otto giorni.
Italiano sceglie di non cambiare perchè farlo ora sarebbe solo deleterio per il calciatore e anche per la squadra che giocherebbe in maniera diversa con Beltran a cui va dato tempo come tutti i centravanti argentini giovani che sono arrivati nel nostro campionato. Da Batistuta a Lautaro, passando per Crespo, per l’inserimento serve tempo e pazienza. La lingua, i movimenti e un nuovo mondo non sono cambiamenti da poco. L’argentino è un talento da proteggere, custodire e lanciare con il modo e con il tempo giusto.
Dunque in attesa dell’inserimento di Beltran, Nzola è importante per la Fiorentina e non può perdersi, ha bisogno di giocare e trovare il gol che gli darebbe la giusta carica. La stessa ricetta che Prandelli usò con Vlahovic quando il serbo veniva messo in discussione e alternato agli altri attaccanti in rosa. Domani sarà in campo a meno che non mostrerà segni di debolezza mentale, a quel punto l’esclusione sarebbe inevitabile. Nzola non deve perdere la fiducia in se stesso perchè nessuno nella squadra e nello staff ha smesso di credere in lui. Di gol ne ha sempre fatti tanti. Tocca cominciare a farli anche con la maglia viola.
LA DECISIONE DELLA CURVA FIESOLE