La Fiorentina continua a muoversi sul mercato e, come anticipato ieri, è pronta ad accogliere un nuovo talento all’interno della propria rosa: si tratta di Gino Infantino. Classe 2003, il calciatore argentino è nato a Rosario, e ha mosso i primi passi proprio nel club, storico della sua città: il Rosario Central. Da piccolo sarebbe dovuto finire in Spagna, il Villarreal era a un passo da lui ma alla fine restò in Argentina.
Con la maglia dei Canayas, Infantino passa due anni nel settore giovanile, prima di debuttare ufficialmente in prima squadra il 13 novembre 2020, quando la sua squadra sfida il Banfield in una gara della Copa Diego Armando Maradona. Circa un anno dopo, mentre ormai era entrato stabilmente nelle gerarchie della prima squadra, sigla due reti nella gara contro l’Estudiantes.
Le ottime prestazioni disputate con la maglia dei gialloblù gli aprono quasi immediatamente le porte dell’Argentina: nel gennaio di quest’anno, infatti, viene convocato da Javier Mascherano per il campionato sudamericano Under 20. Il passo successivo, invece, sono i Mondiali di categoria, che si sono disputati proprio in Argentina.
Infantino cresce e, nonostante la sua giovane età, diventa uno dei punti fermi del Rosario Central: in circa tre anni colleziona 71 presenze, 6 reti e tante buone prestazioni che oltreoceano iniziano a farsi sentire, con alcune squadra che cominciano e visionarlo e a sondare il terreno per prelevarlo. Nell’attuale campionato argentino ha disputato 17 gare mettendo a referto anche una rete.
Un talento puro, di piede mancino, Infantino è un centrocampista centrale molto duttile, nonostante il suo fisico sia ancora in fase di evoluzione. Nonostante prediliga il ruolo centrale del campo, il calciatore potrebbe essere schierato all’occorrenza anche come trequartista oppure alto sulla corsia mancina. Molto veloce, è abile nei dribbling: è imprevedibile e abile nei dribbling, spesso parte in velocità dalla sinistra per poi accentrarsi e trovare la soluzione migliore per i suoi compagni. In Argentina è considerato un vero e proprio talento, ora toccherà a Vincenzo Italiano valorizzarlo nel miglior modo possibile. Lo scrive il sito di Alfredo Pedullà