
Le ore passate insieme hanno permesso a Commisso e Nardella, legati da buoni rapporti e stima nonostante le profonde divergenze sui temi strutturali a corredo dell’attività sportiva della Fiorentina, di affrontare appunto la questione nuovo stadio “Franchi” dentro cui ci sono: il danno economico che il club viola ha stimato in venticinque milioni circa nel biennio, quello a livello tecnico per la squadra, i problemi per i tifosi costretti per due anni ad andare in trasferta anche per le partite in casa, le possibili destinazioni fuori da Firenze (Empoli rimane la preferita per ovvi motivi anche logistici, da escludere tutte quelle ad esempio in città se non con l’intervento diretto da parte del Comune, perché la Fiorentina non metterà un euro per la costruzione di uno stadio “provvisorio”), canoni e convenzioni dal 2026 in avanti.
Commisso e Nardella si sono dati appuntamento tra due settimane (giorno più, giorno meno), quando l’imprenditore italo-americano farà ritorno a Firenze: sul tavolo mille temi impellenti e altrettante soluzioni da trovare. Lo scrive il Corriere dello Sport.