Uno dei soccorritori di Bove ha raccontato al Corriere Fiorentino gli attimi dal momento del malore di Bove fino all’arrivo a Careggi, questo il suo racconto:
“la velocità dell’assistenza è stata decisiva: già sin da dentro il campo il medico ha attaccato sul petto di Bove i due elettrodi del defibrillatore”.
Il calciatore era già in arresto cardiaco al Franchi? «No, era ancora lucido e parlava quando è stato caricato sull’ambulanza. Ma si tratta di un defibrillatore automatico Dae che interviene subito in caso di aritmia. Così quando sull’ambulanza ce n’è stato bisogno si è attivato immediatamente. E Edoardo all’arrivo a Careggi era già di nuovo cosciente». Il soccorritore rivendica poi che «il trasporto Franchi-Careggi è durato sei minuti, merito di procedure dedicate agli eventi allo stadio che prevedono la scorta a sirene spiegate della polizia municipale»
Il primo referto medico dell’ospedale su Bove: “Arresto cardiaco dovuto a una torsione di punta”