Jonathan Ikonè sembrava un calciatore perso e confuso in mezzo al campo, almeno in maglia viola. Alla Fiorentina per lui 14 presenze, nessun gol e nessun assist in campionato e una doppietta ‘insipida’ contro il San Gallo in Conference. Oggi, è partito titolare per la terza volta consecutiva con Fabregas, che più volte lo ha elogiato descrivendolo “forte e veloce” e in un paio di occasioni è andato vicino al primo assist in maglia lariana. Se Douvikas non si fosse divorato un gol davanti a Falcone, nella gara di oggi pomeriggio contro il Lecce, forse staremo qui a parlare di un centrocampista cinico, rapido, intelligente e migliorato sotto ogni aspetto, sia tecnico che mentale. Il mister spagnolo sta facendo la differenza sotto ogni punto di vista, e su Ikonè, la mano di mister ‘Cesc’ si vede in maniera concreta.
Due gol e tante occasioni create dal numero 19 transalpino in terra comasca fino a questo momento. Mancano cinque partite alla fine della stagione e il prestito al Como sta per concludersi. I biancoazzurri hanno il diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro e un obiettivo ben delineato: migliorare la stagione 2024/25. Cosa c’è da aspettarsi?, ma soprattutto una domanda sorge spontanea: “siamo sicuri che questo centrocampista abbia sparato tutte le cartucce?, oppure è solamente il mister viola che non ha saputo valorizzare le caratteristiche dell’ex Lille?”